Urban Shadows - Come gestire i PNG in un PbtA

Un PNG è una maschera per ogni gusto

Durante la campagna "Maschere Veneziane" di Urban Shadows mi sono trovato a dover gestire personaggi non giocanti di varia potenza accomunati dalla stessa caratteristica: l'assenza totale di scheda. Come ho risolto? Provo a spiegarlo in qualche riflessione post-campagna.



I personaggi di US, così come quelli di quasi tutti i giochi Powered by the Apocalypse, ad eccezione dei soli Dungeon World e derivati (almeno tra i vari che ho letto), gestiscono i PNG solo a livello di fiction, come ostacoli o al più con un elenco di mosse, non con una "scheda" come hanno i personaggi.

Vediamo quindi i principali ostacoli che ho trovato e come ho provato a risolverli.

La forza dei PNG

La mancanza di un riferimento oggettivo rende complessa la gestione degli incontri, specialmente per quanto riguarda i combattimenti.
Come fare quindi? Ogni MC (o DM che dir si voglia) avrà trovato un suo metodo, quello che ho usato io mi è sembrato funzionare bene: ho considerato la "forza" dei PNG usando come riferimento quello dei PG ed agito di conseguenza.

In pratica dividendo gli avversari in fasce:
  1. Non c'è sfida,
    vince il PG
  2. Sfida semplice,
    a meno di imprevisti o più PNG che collaborano vince il PG, al massimo con ferite leggere
  3. Al pari di un PG,
    tutto può accadere
  4. Più forte di un PG,
    a meno di imprevisti o aiuti esterni vince il PNG
  5. Molto più forte di un PG,
    più PG che agiscono insieme possono averne ragione, con difficoltà
  6. Fuori scala,
    a meno di motivi legati alla fiction non c'è storia, i PG perdono, anche se agiscono insieme.
Nel confronto il livello relativo può variare in base alla fiction. Ad esempio in una scazzottata un mago è al pari di un umano, forse più debole, a meno che non possa usare la sua magia. 

A quel punto non mi è restato che stilare una sorta di "classifica" dei PNG. Dato che stiamo giocando ad US e i personaggi sono dei veri duri e specialisti nel loro ambito ho deciso che in pochissimi sarebbero stati più forti di loro. Odio quando il DM usa la regola dell' N+1 (i PNG sono sempre un livello più forte dei personaggi altrimenti non c'è sfida) dato che lo scopo non è metterli in difficoltà  ma giocare una storia.

Di seguito una "classifica" parziale delle capacità di combattimento per rendere l'idea
  • Non c'è sfida
    • Gli umani in genere
    • I vampiri di (giorno)
    • Letizia Zambrotti
    • Marco Fabbri (senza poteri magici)
    • Luca Araldi
    • Ines Zen
    • Pazuzu (in forma umana)
    • Fatati minori (Dennis, le ondine, i redcap)
    • L'oracolo - Viviana
  • Sfida semplice
    • Ispettore Roberti
    • Marco (con poteri magici)
    • Il guardiano di Arcadia - Keran
    • Mattia Padoan
    • I demoni del Bafometto
    • Tristano
    • Padre Galvano
    • Il corvo
    • I vampiri (di notte)
    • Lucilla Falatin
    • Svetlana
  • Al pari del PG
    • Il cavaliere dell'estate - Mircella
    • Il molosso
    • Tristano posseduto da Sekmeth
    • Un membro del Conclave
    • Il Pistolero
  • Più forte di un PG
    • L'arcimago vampiro - Tremere (di giorno)
    • Il principe dei vampiri - Domenico Contarini
  • Molto più forte di un PG
    • L'arcimago vampiro - Tremere (di notte)
  • Fuori scala
    • Il Duca dell'Autunno
    • Tremere, dopo aver completato il rituale
    • Baphomet
    • Pazùzu
Facendo queste scelte ho considerato i personaggi alla stregua di eroi di un film di azione, in fondo erano una cacciatrice di vampiri, un mago e un mezzo demone.
Potevano aver ragione di praticamente qualsiasi avversario, supponendo di agire all'interno del loro campo di competenze ma, complice la fiction, se la sono spesso (anzi quasi sempre) vista brutta.

Passiamo ora al secondo scoglio, come gestire ...

I danni e le ferite dei PNG

Quanti danni può assorbire un PNG prima di morire? quanti danni infligge se colpisce un PG?

Anche queste sono state domande alle quali è stato difficile dare risposta oggettiva. In generale la regola è: "infligge danni come stabilito dalla fiction".

In questo caso ho diviso la pericolosità in fasce e inflitto danni tenendo conto che fino a 2 danni è una ferita lieve, 3 seria, 4 grave, 5 mortale.

Per le armi, impugnate da un uomo medio, ho considerato: 1 danno (pugni), 2 danni (coltelli), 3 danni (spade e pistole), 4 danni (armi lunghe/fucili), 5 danni (esplosivi/armi da guerra)
Per gli attacchi naturali (es artigli) invece ho usato la "classifica" di cui sopra: fino a 3 danni se più debole di un PG in base all'arma, 4 danni se più forte di un PG, 5 danni se molto più forte o fuori scala.

Allo stesso modo ho gestito le ferite che erano in grado di sopportare: da 2 a 3 se inferiori ai PG, 4 se alla pari (i PG erano un po' favoriti in questo senso) e 5 se più forti. Per l'eventuale armatura mi sono affidato alla fiction.

Così ho invece gestito...

I poteri dei PNG

Al pari dei personaggi anche quelli non giocanti avevano accesso ad abilità speciali, ad esempio poteri magici. Anche in questo caso nel manuale non c'è traccia di regole, al più consiglia di creare delle mosse speciali in casi particolari.
L'ho fatto solo per Tremere, come ha scoperto Bianca nell'episodio Attimi di follia. La mossa personalizzata recitava infatti:
Quando usi "unleash an attack" sull'arcimago vampiro Tremere utilizza il tuo punteggio più basso tra Spirit o Blood.
Ma questo approccio è valido per personaggi molto particolari, ci vuole tempo per farlo con ogni PNG. Ho quindi preferito assegnare a ciascuno di essi dei "tag" o delle "aree di influenza" e ispirarmi ad esse per la fiction.

Avevo ad esempio deciso che Dennis fosse un virtuoso delle illusioni, Keran in grado di curare con il sesso e osservare non visto. Il Principe Contarini era invece l'unico vampiro mutaforma mentre Svetlana una telepate e maestra di legami e catene. I vampiri avevano velocità incredibile e forza inumana durante la notte mentre il Molosso, l'unico lupo mannaro, era immune alla magia e in grado di rigenerare qualsiasi ferita, tranne l'argento.
In questo modo mi sono dato delle guide alle quali attenermi ogni qual volta ho avuto bisogno di attingere alle loro capacità speciali in risposta alle mosse dei personaggi.

Infine...

Come rendere vivi i PNG

In un gioco fortemente basato su relazioni e fazioni è stato importante cercare di rendere i personaggi non giocanti "vivi" dando loro motivazioni, desideri e limitazioni. A giudicare dalla storia che è venuta fuori e dalle reazioni dei giocatori, direi che ci sono riuscito.

La cosa più semplice è stata caratterizzarli. Ho utilizzato un metodo simile a quello dei poteri assegnando ad ogni PNG altri "tag". I fatati erano volubili come adolescenti, Tremere pronto a tutto per salvarsi e con la pazienza dei secoli, il principe Contarini un politico immortale, Keran un ribelle amorale, il Duca dell'Autunno uno psicopatico manipolatore (anche per gli standard fatati), Tristano un pericoloso idealista e Mattia Falatin un abile opportunista.

Parte della preparazione di ogni sessione, non più di 10 minuti in genere, l'ho dedicata a stilare un elenco di ciò che avrebbero fatto i PNG più importanti in risposta agli eventi della sessione precedente ed ho poi basato le mosse di inizio sessione o gli eventi della serata su di essi. Così quando un personaggio aveva bisogno di un nemico o di un alleato, avendo io già un'idea di cosa gli stava accadendo attorno, era facile invischiarlo sempre di più nelle trame cittadine. 

Stessa cosa ho fatto per le fazioni assegnando loro alleanze temporanee ed interessi particolari. 

Ho cercato di porre maggiore attenzione ai PNG ricorrenti o con un legame più forte con i personaggi: Marco, Keran, Mattia, l'Ispettore Roberti e Lucilla Zambrotti ad esempio avevano un carattere meglio delineato di tutti gli altri PNG. 

Marco e Keran sono forse quelli che sono cambiati di più durante la campagna ma questo dipende dal fatto che Francesca (la giocatrice che ha interpretato Bianca) ha puntato molto sulle relazioni interpersonali mentre gli altri hanno puntato più a "risolvere l'avventura" polarizzando molto le loro relazioni e relegando i PNG al ruolo di risorse o di ostacoli.
Probabilmente ha pesato molto il fatto che Vincent e Ottaviano non avessero veri legami amicali o familiari e che fossero entrambi molto individualisti. Non necessariamente un male, dato che comunque ne è uscito qualcosa di divertente, forse un po' limitante. Mi sarebbe piaciuto vedere Vincent legare con Lucilla o affezionarsi di più a Marco o magari Ottaviano prendersi carico della famiglia. Tutti questi legami sono rimasti invece sulla sfondo.

In ogni caso questa campagna di Urban Shadows è stata un'esperienza che mi ha arricchito come arbitro ed utilizzerò sicuramente le cose che ho imparato in tutti gli altri giochi. Che dire, dopo un'intera campagna il gioco è promosso a pieni voti!.

-- Immagini tratte da: Wikipedia

Commenti