Sei passi nell'oscurità con Alberto Tronchi - My two cents

Storie di inquietudini e del buio che ci portiamo dentro

Sei passi nell'oscurità (scaricabile dal sito della Dreamlord Press o su Amazon) è una raccolta di racconti del bravissimo Alberto Tronchi (profilo FB) che già conosciamo come autore della Black Box GamesComplice un mega ritardo della Ryanair (che strano, ndr.) ho avuto modo di leggere tutto d'un fiato ed apprezzare questo volume (sei racconti, 103 pagine) che mi ha fatto scoprire un lato di Alberto che non conoscevo.

Mi aspettavo di leggere qualcosa di simile alle adrenaliniche descrizioni che fanno da contorno alle regole di Evolution Pulse (se non conoscete questo fantastico gioco di ruolo leggetevi i nostri Actual Play) mentre lo stile di "Sei passi nell'oscurità" è molto più pacato.

Potete trovare una breve descrizione dei racconti nella pagine Amazon e Dreamlord Press qui mi limiterò alle mie impressioni.

Per quanto riguarda lo stile di scrittura non è niente male, in qualche punto Alberto inciampa sulle virgole, forse per creare uno stile un po' più colloquiale che spezza però la lettura. Ma si tratta di due o tre casi che mi sono saltati all'occhio, nulla di più.

Per quanto riguarda le storie tanto di cappello. Trovo che Privilegio, il primo racconto, potrebbe essere una perfetta sceneggiatura per un episodio di Black Mirror; una grande sceneggiatura della quale non posso che applaudire all'idea e alla realizzazione.

Anche Social Hunting rientra nella categoria "Like Black Mirror" e chi ha visto la serie troverà alcune similitudini con uno degli episodi. Se invece non avete mai visto la serie TV potrei togliervi il saluto quindi correte a farlo (almeno le prime tre stagioni). Il racconto è carino ma l'inizio un po' debole, avrebbe forse richiesto qualche pagina in più per creare un legame maggiore con il protagonista.

Nove e Il mostro nel buio sono legati al mondo delle paure infantili, il primo visto dal punto di vista del bambino mentre il secondo dell'adulto. Entrambi potrebbero essere delle belle storie per Innocents un gioco di ruolo che ho sostenuto su Kickstarter e che spero di giocare e recensire prima o poi.

A qualunque costo è difficilmente collocabile, potrebbe essere accomunato ai "Like Black Mirror" per la tematica e la pesante scelta alla quale è sottoposto il protagonista, pur non essendo particolarmente legato all'aspetto dell'influenza della tecnologia sulla vita che è un po' il leitmotiv della serie.
Giochiamo è il più classico dei sei ed è una buona chiusura del volume parlando di racconti, di scrittori e delle loro manie. Immagino che non sia autobiografico ma per ogni evenienza gli darò cinque stelline su Amazon.

Voglio spendere una parola anche sulla copertina. È del bravissimo Daniel Comerci che è comunque una garanzia e ha saputo rendere con un'immagine l'inquietudine che serpeggia in tutti e sei i racconti.

Cosa penso dunque di queste sei storie? Diciamo che, nel complesso, mi sono piaciute più o meno tutte. Privilegio e Nove a parer mio sono le migliori mentre Social Hunting e Il mostro del buio le più deboli, ma tutti e sei i racconti sono accomunati da una stessa caratteristica che nel complesso risulta essere il difetto principale del libro. Il problema è che è impossibile dirlo senza fare spoiler quindi inserirò questa ultima nota in un'area nascosta e vi invito a leggere prima "Sei passi nell'oscurità" e a verificare poi se anche voi avete avuto la stessa impressione cliccando il pulsante "spoiler warning" qui sotto.

SPOILER WARNING


Complessivamente comunque mi sono piaciuti e aspetto la prossima fatica di Alberto; posto che questo non lo distragga troppo dai suoi giochi di ruolo che, semplicemente, amo.

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