Hero Kids - come introdurre i bambini a Dungeons & Dragons - recensione - My Two Cents

Non sempre D&D è la scelta migliore... avete mai provato Hero Kids ?
Ho seguito senza partecipare più di tanto una discussione, poi degenerata, su un gruppo Facebook riguardante una sessione di gioco di ruolo di un gruppo di ragazzini volta ad insegnargli l’inglese in modo divertente. Plauso a chi ci ha provato.

Come spesso accade sui social il tutto è deragliato in un flame che ha poi portato ad una successiva diatriba sul fatto che un gioco possa essere meglio di un altro per introdurre dei bambini nel mondo dei giochi di ruolo.


Qualche considerazione (ma potete saltarle e andare alla recensione)

Per qualcuno un sistema vale l’altro (a parte Rolemaster immagino ndR) per altri ci sono giochi più adatti non tanto per la complessità del regolamento quanto per l’esperienza di gioco che le regole consentono a prescindere dall'essere o meno “un bravo master”.

Dungeons & Dragons è ad esempio un gioco che punta a simulare in modo credibile le azioni dei personaggi all'interno della fiction; quando si tira una abilità il giocatore non sa se riuscirà o meno quindi dichiara cosa  “prova” a fare. Questo porta ad avere avventure nelle quali lo scopo è “vincere” superando tutte le prove che il master mette sul cammino dei personaggi, lo scopo del DM è quello di mettere in difficoltà i personaggi in modo che “si guadagnino” le ricompense.

Nota: mi si perdoni la generalizzazione del paragrafo precedente, non è l’argomento del post ma solo una introduzione per creare il contesto.

Altri giochi, mi viene in mente Dungeon World, mettono nero su bianco che “il DM deve essere fan dei personaggi”, notare il “deve”. Questo non vuol dire che debba parteggiare per loro arrivando a barare (come invece richiede l’idea del “bravo master” che spesso accomoda i dadi) ma che vuole vedere dove la trama andrà a finire in base alle azioni ed idee dei giocatori.

Apparentemente, è importante quale gioco usare perché le regole stesse fanno tutta la differenza del mondo che uno sia “un bravo master” o meno, ma lo è veramente per giocare con dei bambini?

Sono passati più di 30 anni da quando il gioco di ruolo ha iniziato a fare la sua comparsa tra gli adolescenti italiani e quelli che un tempo erano nerd brufolosi sono oggi papà/mamme zii/zie e sentono un bisogno viscerale di coinvolgere i loro pargoli nelle loro passioni.

Dato che tutti (o quasi) abbiamo iniziato con la “scatola rossa” usare D&D o comunque qualche regolamento anni 80 sembra la scelta più logica, un po’ perché lo conosciamo, un po’ perché se è andato bene per noi saremo in grado di riproporre quelle emozioni che tanto rimpiangiamo alle nuove generazioni.

Tutto questo mi sembra perfettamente logico ed in fondo se dovessi introdurre qualcuno al gioco D&D o DW sarebbero la stessa cosa tanto giocherei D&D come DW cercando di essere comunque “fan dei personaggi” ma questa riflessione mi ha portato a chiedermi se esista una alternativa, se effettivamente il gioco possa fare la differenza e non solo le mie capacità di essere un buon dungeon Master.

Recentemente la Wyrd Edizioni ha pubblicato Mostri niente paura ma non ho avuto modo di dargli un’occhiata e non mi sembra riproporre esattamente l’esperienza alla D&D a giudicare da quanto indicato sul loro blog. Gironzolando su DriveThrurpg del quale sono ormai diventato dipendente (ciaaaao…. mi chiamo Simone ed ho un problema …) mi sono imbattuto in Hero Kids che avevo già visto tempo addietro nella sezione “i più popolari” ed ho deciso di comprarlo per avere un’idea di come potesse essere un gioco mirato esattamente ad un pubblico di bambini dai 4 ai 10 anni.

Arriviamo quindi finalmente all'argomento del post.

Hero kids, un gdr a misura di bambino

Un gioco che si presenta per bambini dai 4 ai 10 anni mi sembra una assurdità. A quattro anni i bambini sono delle cacofoniche attention whores mentre a dieci sono già degli adulti in miniatura (del resto Harry Potter sconfigge Voldemort per la prima volta a 11 anni), come creare un gioco che vada bene ad entrambi supera la mia capacità di immaginazione.

Hero Kids sembra riuscire nello scopo e mi ha piacevolmente sorpreso, tanto da decidere di scrivere questo post, dato che potrebbe essere veramente una soluzione per introdurre i nostri pargoli al gioco di ruolo e perché no alla lingua inglese (in caso contrario con un editor di testo non sarà complesso fare qualche minima traduzione mentre esistono delle schede in italiano gratuite!).


I personaggi base di Hero Kids

Il gioco è un fantasy con il focus sul combattimento da giocare su carta quadrettata, quindi perfetto per riproporre le sensazioni di Dungeons&Dragons e la struttura del gioco è appositamente studiata per i bambini che hanno una soglia di attenzione minima (l’ho scoperto cercando di far giocare Carcassonne ai figli di una mia amica, non è stato facile, ndR).

La scheda del personaggio è semplice e non utilizza valori numerici ma un pool dadi da tirare, quindi il bambino non vedrà un 2 accanto al punteggio di magia ma due dadi disegnati; più immediato specialmente per i più piccoli. Sarà così ancora più evidente cosa il personaggio è bravo a fare confrontando le schede.

Le abilità sono ridotte all'osso (attacco corpo a corpo, attacco a distanza, magia e difesa) e le azioni si risolvono semplicemente tirando il pool di dadi e confrontando il valore più alto ottenuto, in caso di pareggio vince l’eroe. Niente somme da fare e risoluzione rapida. Alcuni poteri o situazioni possono dare un dado in più o in meno.

Ogni azione coronata da successo infligge un danno.

Le schede del personaggio sono simpatiche e ben disegnate in bianco e nero con ampi spazi colorabili, perché i bambini adorano colorare, mentre le abilità secondarie sono indicate da icone di facile comprensione così come gli oggetti (pozioni, corda etc).

Vi ricorda nessuno questo personaggio? :)

Ogni tipo di personaggio ha una versione maschile ed una femminile, del tutto identiche in termini di punteggi ma che si differenziano nello stile. La versione femminile del cacciatore ad esempio è una sorta di Raperonzolo che utilizza i capelli per colpire a distanza ed immobilizzare gli avversari, delizioso.

Tutto per invogliare i bambini a giocare e tenerli focalizzati sul gioco. Se poi volete incuriosirlo o tenerli impegnati lontani dai cellulari esiste un libro da colorare scaricabile gratuitamente con le immagini tratte da Hero Kids.

Basta con Peppa Pig,
fate colorare ai vostri figli un beholder!

Tornando al gioco, ogni mostro ha la sua scheda, i giocatori avranno quindi sott'occhio le caratteristiche del nemico e potranno giocare di conseguenza.

Il gioco è una dungeon crawler semplificato print&play (basta stampare , ritagliare i segnalini, incollarli ed iniziare a giocare) mentre le avventure sono divise in incontri in modo da poter essere interrotte e riprese facilmente.

Il King Rat è il perfido mastermind della prima avventura.
L’avventura presente nel manuale base parla di taverne e topi giganti, quale inizio può essere più consono per gli aspiranti eroi del futuro? Riusciranno a sconfiggere il terribile Re dei Ratti?
Le avventure sono chiarissime, con tanto di parti da leggere ai giocatori, suggerimenti su come modificarle o integrarle, mappe e segnalini dei mostri.

Tutte le problematiche relative alla giovane età sono state tenute in considerazione, dalle già citate schede colorabili al metodo per gestire la “morte” all'interno del gioco, alla gestione delle diverse fasce d’età, all'ambientazione che inserisce in modo naturale gli avventurieri in un contesto plausibile e a qualche divertente chicca che normalmente mette in ridicolo gli adulti.

Ho trovato simpatico anche il supplemento con le schede dei personaggi in versione Halloween, ciascuno con una diversa maschera ma abilità speciali adatte.

È tempo di mascherarsi da satiri

Sono presenti regole avanzate per i bambini un po’ più grandicelli (prove di abilità, skill avanzate, trappole etc) e un regolamento per la gestione delle campagne con progressione del personaggio tramite semplici carte da allegare alla scheda.

Un esempio di carta
equipaggiamento

Ho trovato inoltre deliziosa l'idea dei "pet", i compagni animali (naturalmente a misura di bambino) ,che forniscono vantaggi logistici in combattimento e aiutano ad introdurre concetti e strategie un po' più complesse senza grosso sforzo.

Un delizioso (e terrificantemente potente) draghetto da compagnia


Quindi a conti fatti direi che effettivamente il gioco fa la differenza, specialmente in questo caso e che questo Hero Kids mi ha piacevolmente sorpreso essendo un perfetto esempio di come la struttura del gioco aiuti veramente il compito dell’adulto che vuole introdurre dei bambini al mondo dei giochi di ruolo.

Se uno dei tanti nipoti/figli di amici dovesse mai chiedere un gioco del genere non mancherò di utilizzarlo.

Dove scaricare Hero Kids

Potete scaricare tutto quello che vi server da DrivethruRPG:


Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. È incredibile come il mio percorso somigli a quello dell'autore: da giovane ho scoperto il mondo di D&D con la scatola rossa, ho provato a proporre quell'esperienza ai miei bambini passando tra diversi tentativi, tra cui: "Mostri niente paura!" e poi, un anno fa sono finito su questo post. Non aggiungerò nulla alla recensione: a un anno di distanza, con numerose avventure affrontate con i miei due bambini di 5 e 9 anni, posso confermare tutte le considerazioni dell'autore. Aggiungo solo che sul sito: https://www.drivethrurpg.com/ ora è possibile scaricare la versione Italiana delle regole di base e della prima avventura: "Lo Scantinato dei Ratti"

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