L'ultimo treno da Varsavia - Recensione - My2Cents

Durante la GnoccoCon2022 appena conclusa ho avuto il piacere di provare “The last train out of Warsaw” un gioco della Bully Pulpit Games che mi ha enormemente sorpreso.

È un po' che non scrivo sul blog, per vari motivi, non per ultimo il fatto che negli ultimi mesi ho ricoperto il ruolo di giocatore all'interno del mio gruppo e quindi ho avuto meno spinta a pubblicare post o actual play. Senza contare qualche altro interesse spuntato dal nulla del quale parlerò forse in futuro.

In ogni caso non potevo esimermi dal parlare di questo gioco che, anticipo subito, è semplicemente STUPENDO.

Il gioco

"Last train out of Warsaw" (di Jason Morningstar) è un gioco gratuito. Segue le vicende di un treno che, nei primi giorni dell’occupazione nazista della Polonia, parte da Varsavia alla volta del confine rumeno, carico di rifugiati in fuga dalla città ormai destinata alla capitolazione; trasportando segretamente il tesoro nazionale in lingotti d’oro

I protagonisti della storia saranno: il conduttore, un uomo tranquillo, l’ingegnere, il macchinista, l’aiutante, la contessa, il vecchio e una ragazzina graziosa. 

Non tutti loro sono a conoscenza del vero scopo del viaggio e potrebbero arrivare in Romania, se mai ce la faranno, senza nemmeno scoprirlo. 

A livello di regolamento si tratta di un hack di Arcipelago con qualche variante significativa. 

Funziona come un masterful (quindi, tutti i giocatori sono anche GM) narrativista, ma con un facilitatore (o Guida) che conosce la storia e gioca i PG che i personaggi non hanno selezionato. La Guida deve aver letto lo scenario in precedenza per poterlo facilitare. Non è quindi possibile iniziare a giocare senza preparazione.

La storia si svolgerà in 10 scene, le stazioni che il treno si troverà ad attraversare e dovrebbe teoricamente risolversi in circa 3-4 ore di gioco (noi abbiamo giocato, con qualche pausa, attorno alle 3 ore e mezza). Ogni personaggio avrà il suo spotlight a rotazione anche se sarà frequente che più personaggi lo condividano in base alla fiction. 

Ogni scena (non quando necessario come in Arcipelago) dovrà essere estratta una Carta Fato, in aggiunta alle complicazioni specifiche della location.

Per il resto il gioco segue le meccaniche normali.

Perché parlarne

Perché è bellissimo. 

Ho passato, complici compagni di gioco bravissimi, tre ore e mezza calandomi in una realtà terribile ed estremamente reale. Non è un gioco per tutti, se volete cazzeggiare trovate altro; ma posso assicurare che l’impatto emotivo sarà incredibilmente forte. Del resto, visto il tema, è improbabile non esserne colpiti pesantemente.

Dopo averlo giocato sono rimasto in stato di “bleed” come con il migliore dei LARP per due giorni e anche adesso, ripensandoci mentre scrivo il post, non posso fare a meno di sentire gli effetti di alcune scene particolarmente intense che mi sono rimaste dentro.

Conclusione

C’è poco altro da dire se non che è da provare assolutamente, con il giusto stato d’animo e sapendo di andare incontro a qualcosa di più di un semplice “gioco”.

Una curiosità

Giocandolo mi sono chiesto: "è ispirato a una storia vera"
Dopo qualche ricerca su internet credo di sì, almeno questo credo di aver capito dalla descrizione di questa esposizione. Se riuscite a reperire maggiori informazioni segnalatemele pure.

Links

Come al solito i link.

  • Last train out of Warsaw (lingua inglese): Il gioco è scaricabile gratuitamente dal sito del produttore.
  • Arcipelago, al quale il gioco si ispira, può essere scaricato gratuitamente in inglese, o in italiano su Itch.io nella versione MammutRpg o dal sito Dreamlord Press.
    Ne esiste anche una versione in inglese su Drivethrurpg i cui proventi sono devoluti in beneficenza.



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