Ho scritto in un post precedente che avrei provato a giocare nuovamente a Loner, in solitario, questa volta utilizzando uno dei pacchetti avventura già pronti; quello horror, per la precisione!
In questo actual play indicherò, come mio solito, tutti i tiri e le meccaniche utilizzate. Per la descrizione del gioco e una spiegazione più dettagliata, fate riferimento al post precedente.
La parte del manuale dedicata al setting horror contiene una serie di tabelle e spunti per la generazione casuale del personaggio e dell'avventura. Ho quindi deciso di lasciare tutto al caso, tirando, con una serie di d6, tutto ciò che riguarda il personaggio.
Il personaggio
È definito da una serie di tag, in modo simile agli "aspetti" di Fate con due valori numerici: la fortuna ( la dose di fortuna che ti separa dalla sconfitta) e la sanità (quanto sei vicino a impazzire). Questo secondo valore è un'aggiunta del setting horror.
Concetto: Ospite perseguitato
Abilità: Sopravvivenza, Medium
Debolezza: Gelosia
Attrezzature: Walkie Talkie, Machete
Obbiettivo: Scoprire come muoiono i pazienti dell'ospedale (*vedi dopo)
Motivazione: Salvare Luke ad ogni costo (*vedi dopo)
Nemesi: Sorella Gertrude (*vedi dopo)
Fortuna: 6
Sanità: 6
Nota su sanità e fortuna: dopo due partite a Loner ho scoperto di aver giocato male, fortuna e sanitá si recuperano. La prima alla fine del conflitto, la seconda quando puoi rifiatare. Solo eventi incredibilmente traumatizzanti lasciano una ferita permanente. Quindi ho giocato in modo piú difficile in questo AP. Nello scorso invece sono morto al primo combattimento, quindi tutto ok.
Il setting
Tiro a caso il seme dell'avventura: Il protagonista è ingaggiato per indagare su uno strano evento verificatosi all’Ospedale abbandonato, dove i pazienti muoiono improvvisamente senza spiegazione.
A questo punto è il momento di mettere tutto insieme e dettagliare quanto tirato.
Visto il concetto, e il fatto che l’avventura si svolge in un ospedale abbandonato, direi che il personaggio non può che essere un ospite dell’ospedale… psichiatrico.
Devo decidere nemesi e motivazione, la nemesi potrebbe essere qualcuno dello staff, forse il primario? Decido per una infermiera: Sorella Gertrud.
Nota: in realtà i tiri di dado daranno piú risalto al primario. Ma lo scoprirete leggendo il resto dell'actual play.
Gli oggetti sono poco adatti ad un degente di un manicomio, ci penso un po' e decido che il walkie talkie è un giocattolo, fa parte degli oggetti della terapia. Grazie a quello parla con qualcuno, deciderò poi chi. Qualcuno che chiamerò “boss” e che lo ha “ingaggiato”.
Veniamo alla debolezza. È geloso di un altro ospite, Luke. Per il quale ha un attaccamento morboso.
L’ospedale abbandonato mi fa pensare ad un’ala abbandonata del manicomio, magari quella nel quale vengono messi gli irrecuperabili, o meglio in cui ci sono le celle di isolamento.
Il machete è vero o un giocattolo? decido di scoprirlo giocando.
Resta da decidere la motivazione che lo spinge ad indagare, decido di posticipare la scelta, scoprirò in gioco anche questa.
Meccaniche
I tiri sono semplici, si tirano 2 o 3 dadi da 6. Quelli a favore del PG si chiamano Dadi Chance, quelli a sfavore Dadi Rischio. Tirando in vantaggio vuol dire che tiro due DC e prendo il risultato maggiore.
Se i dadi sono entrambi sopra il 3, l'effetto è aumentato (Sì e..., No e....), se sono sotto mitigato (Sì ma..., No ma...)
L'avventura
Scena 1: in media res
Iniziamo in media-res, mi sto aggirando nell’ala deserta, immagino assi inchiodate alle finestre un corridoio freddo; sono a piedi nudi.
Prendo il walkie-talkie giocattolo e provo a chiamare Boss. Mi risponderà qualcuno?
è il momento di chiederlo all'oracolo.
Nota: le domande all'oracolo vengono utilizzate di solito per decidere le conseguenze di una azione. Le userò anche per avere risposte dirette a domane, via via che mi vengono idee per la scena, in modo da mantenere la storia selvaggia e imprevedibile.
Risultato: Sì
“Boss… crrr…cr.. mi senti? Nessuno in vista, le porte sono aperte, polvere ovunque. Sembra un fottuto cimitero… sicuro della segnalazione? … crrrr…crrr … ok, non c’è bisogno di bestemmiare… chiudo”
Continuo con le domande per avere un'idea della situazione.
Nota: da qui in poi, per le domande generiche all'oracolo, userò una notazione semplificata.
C’è il “no ma” su umani, e un "sì" su mostruosi, quindi sono voci spettrali. Continuo con le domande.
Non ho le idee molto chiare, deciso di usare una delle tabelle di ispirazione, quella relativa agli aggettivi: ottengo Inutile, decido semplicemente che non capisco cosa dice.
Mi viene un'idea, ma invece di decidere chiedo di nuovo all'oracolo.
è qualcuno che conosco anche se non riesco a focalizzare.
La voce gracchiante proviene dagli altoparlanti, mi sussurra segreti che non riesco, e non voglio, capire. Cerco di non ascolare le voci, di chiuderle fuori. Sono un medium, questo potrebbe essere sia un bonus che un malus, non lo considero per il vantaggio.
Sono un sopravvissuto, a cosa… chiaramente alle pratiche perverse dello staff. Ma anche questo non mi aiuta. È un ottimo momento per mettere a repentaglio la mia sanità mentale.
Lo considero un conflitto, non c’è vantaggio o svantaggio.
Risultato: No, ma... perdo un punto di sanità(5)
Nota: i danni durante i conflitti dipendono dal risultato. Un "Sì" in generale, indica che l'avversario ha subito il danno, un "No" che lo ha subito il protagonista. In questo caso, naturalmente, un "Sì" non avrebbe avuto alcun effetto meccanico. Diciamo che ho usato il conflitto come una sorta di "tiro salvezza".
Non riesco a chiudere fuori le voce, mi fermo, porto le mani alle orecchie cercando di non sentirle e mandarle via, ma le sento comunque. Riesco perrò a capire cosa dicono: tiro un verbo e un sostantivo dalle tabelle per l'ispirazione: Volere, Affermazione
Le voci vogliono qualcosa… è la voce di Sorella Gertrud, mi intima di tornare nelle mie stanze. Sanno che sono scappato o è solo la mia immaginazione che mi fa brutti scherzi?
Scena 2: Luke
Tiro per il tono della scena, ottengo: Scena tranquilla.
Nota: il tiro è su una semplice tabella. 1-3 scena dramamtica, 4-5 scena tranquilla, 6 nel frattempo. Vedremo dopo le tipologie di scena.
Le voci tacciono, tutto è immoto.
Ne approfitto per uscire dal corridoio, non mi importa della missione, per prima cosa devo trovare Luke. Che si fotta “boss”.
Nota: ho trovato la motivazione del personaggio, la aggiungo alla scheda
La scena è tranquilla, esco dall’ala abbandonata senza problemi.
Dettaglio la scena con qualche domanda all'oracolo.
Si sta dibattendo. Non può gridare perché ha la bocca tappata con un asciugamano. È legato al lettino metallico.
Cerco di nascondermi. Sopravvivenza in questo caso mi è di aiuto, conosco l’ospedale e dove nascondermi. Tiro quindi in vantaggio.
Risultato: Sì, e...
Mi nascondo e riesco a seguirli.
Dato che questa scena dovrebbe essere "tranquilla" direi che la posso chiudere qui.
Tiro per vedere il tono della prossima e ottengo: "nel frattempo..."
Scena 3: Intermezzo
Direi che ci sta bene una scena di flashback, con la suora o con il primario come protagonisti. Tiro a caso un verbo, un sostantivo e un aggettivo per farmi ispirare: Asciugare, Cambiamento, Innato
Questa è difficile. Avevo pensato ad una sala operatoria o qualcosa di simile, mi viene poi in mente che nel passato venivano usati come terapia i bagni nell’aqua gelida. Mi sembra un buono spunto.
Vediamo i bagni dell’ospedale, da un lato degli urinatoi in rovina, dall’altro dei lavandini con specchi metallici appannati, sul fondo una vecchia vasca arrugginita. L’aqua straborda mentre un grosso infermiere toglie il corpo livido di freddo di una donna. Sorella Gertrude appoggia per terra due secchi pieni di ghiaccio e inizia a versarli nell’aqua della vasca. L’infermierie porta via il corpo trascinandolo per un braccio.
Tono della prossima scena? ancora tranquilla.
Scena 4: "tranquilla" una cippa
Esco dal mio nascondiglio dietro una colonna del salone, le ruote del lettino emettono un fastidioso gnik, gnik… potrebbe coprire i miei passi.
Provo a accellerare il passo, voglio arrivare a portata e colpire l’infermiere. Sopravvivenza e il rumore mi forniscono un vantaggio.
Risultato: Sì
Il combattimento con l’infermiere mi sembra poco interessante. Provo quindi con un tiro singolo. Di nuovo in vantaggio, ho il machete e non mi ha sentito.
Mi chiedo però… sarà un machete vero?
Direi che tiro senza vantaggio
D: Lo stordisco? DC: 1 - DR: 5 - No
Ottimo, l’infermiere si volta confuso e mi afferra al collo con forza.
D: è un essere umano? DC: 3 - DR: 6 - No (chiaramente...)
Direi quindi un bello zombie, no anzi, è posseduto. I suoi occhi sono vitrei e vene nere risalgono dal collo fino al volto.
È il momento di un altro tiro per la sanità.
Risultato: Sì
Causerei due danni, quindi non subisco sanità.
Diciamo che mantengo il controllo. Lascio andare il machete e efferro la testa dell’uomo, stringendo i pollici sui suoi occhi, cercando di liberarmi.
Nota: dato che avrei causato danni nel tiro precedente mi assegno un vantaggio in questo.
Risultato: Sì, ma... +1 colpo di scena (2)
Direi che non lo acceco come avrei voluto.
Mi scaglio comunque su di lui con tutta la mia forza. Tiro in svantaggio, la situazione mi sembra abbastanza disperata.
Risultato: Sì, ma...
Lo abbatto ma perdo il controllo e lo uccido sbattendogli ripetutamente la testa contro il muro, fino a ridurla in poltiglia.
Raccatto il machete e cerco di liberare Luke.
D: è svenuto? DC: 3 - DR: 3 - Sì, ma... +1 colpo di scena, tempismo perfetto (3)
Tiro a caso il colpo di scena, su due tabelle ottengo: Una terza parte e Appare. è il momento di continuare con le domande.
Nota: il contatore dei colpi di scena torna a 0
D: è un altro degente? DC: 1 - DR: 6 - No
D: è umano? DC: 4 - DR: 6 - No, e...
È una terza parte, quindi non metterei infermieri o la suora, direi che un fantasma è perfetto.
Restiamo nei clichè, una bambina
Mi chiedo se ho mai visto prima un fantasma? Tiro in vantaggio perché sono un medium.
D: Ho mai visto un fantasma prima? DC: 1 e 2 - DR: 5 - No
Ottimo, quindi tiro per la sanità. Sono un medium involontario a quanto pare, quindi non mi aiuta in questo tiro e ignoro il vantaggio.
D: Resisto alla paura? DC: 3 - DR: 6 - No - subisco 2 danni alla sanità (3)
Resto paralizzato dal terrore. Cosa vuole il fantasma?
Per deciderlo tiro un verbo sulla tabella apposita: Imparare
Cosa? per scoprirlo tiro un sostantivo: Argomentazione
Difficile dargli un senso… il fantasma potrebbe essere una vittima, è lì perché vuole capire perché accade quel che accade, quel che è accaduto a lei nell’ospedale. Cerca il senso della sua morte.
Probabilmente è sorpresa che qualcuno riesca a vederla. Si avvicina.
Guardo verso il lettino, poi verso il fantasma, cerco di liberare Luke.
D: Riesco a liberare Luke prima che il fantasma mi raggiunga? DC: 4 - DR: 6 - No, e...
Non solo non riesco, non mi da il tempo di fare nulla. Dopo un battito di cuore è accanto a me, e posa la mano sul mio polso.
D: è doloroso? DC: 3 - DR: 6 - No, e...
È quasi piacevole, entro in trance. Cosa sta cercando di comunicarmi?
Tiro a caso un sostantivo e un aggettivo: Caso - Setoso
Entro in trance. Sono disteso su un tavolo gelido, una figura alza un telo che mi avvolge fino a coprirmi il volto. Poi, le tenebre.
D: Di chi si tratta? il primario? DC: 1 - DR: 4 - No, e...
D: Sorella Gertrude? DC: 1 - DR: 5 - No
D: Che sia Luke? DC: 1 - DR: 3 - No, ma...
È il mio volto!
Chiudo la scena con questa rivelazione. Tiro per la nuova scena: Drammatica
Nota: questa scena era iniziata come tranquilla, per poi virare sul soprannaturale. Il tiro serve solo per avere un'idea, qualcosa da cui partire, ma può accadere di tutto.
Scena 5: La fuga
Tra questa scena e la precedente sono passati molti giorni nella vita reale. Quindi, per farmi ispirare, non sapendo bene come far continuare la storia, decido di affidarmi all'oracolo chiedendo un verbo e un sostantivo. Ottengo Preferire e Argomentazione.
D: Il fantasma è ancora lì? DC: 1 - DR: 5 - No
Libero Luke, cerco di svegliarlo, ho bisogno di spiegazioni. Come reagirà?
Tiro un aggettivo: Fisso
Luke è catatonico, lo sguardo fisso nel vuoto, una sottile linea di bava cola da un lato della bocca. Lo abbraccio, cerco di rassicurarlo. Lo stringo e singhiozzo: “andrà tutto bene, andrà tutto bene, ti porterò via da qui", lo ricopro di baci, resta immobile.
Tiro per farmi ispirare; verbo, sostantivo e aggettivo: Iniettare, Memoria, Tardivo
Ok, ci sta un bel flashback.
D: Sono nell’ospedale? DC: 3 - DR: 5 - No
D: A casa mia? DC: 2 - DR: 4 - No
D: Per strada? DC: 4 - DR: 1 - Sì
Vediamo il personaggio sdraiato a terra, ancora nel braccio una siringa. Si accascia, gli occhi rovesciati, perso nei mondi della droga. La siringa scivola via dal braccio, rotola per qualche centimetro. La telecamera indugia su una goccia di sangue sulla punta dell’ago.
Inquadratura dal basso, fuori fuoco, delle figure si avvicinano. “Questo andrà benissimo” dice una voce femminile. Buio.
Tiro per la nuova scena: Scena drammatica
Siamo sulle scale per i sotterranei. Luke si blocca. “No, io la sotto non ci vado!” mi dice.
D: Mi sta ancora tenendo per mano? DC: 1 - DR: 5 - No
Mi lascia la mano, la cosa mi fa male, come una pugnalata. “Non ci cercheranno di sicuro lì sotto” provo a spiegargli. “Ci nasconderemo fino a domani mattina, poi scapperemo. Quando arriveranno i visitatori non potranno fare nulla, non davanti a testimoni”
D: Si fida di me? DC: 6 - DR: 4 - Sì, e...
“Hai ragione” risponde con lo sguardo basso, “andiamo” dice prendendomi nuovamente per mano.
Sento una nuova forza scorrermi nelle vene, insieme ce la faremo di sicuro. Scendiamo nell’oscurità.
La scena è stata corta, ma comunque drammatica nella sua semplicità.
Tiro per la nuova scena: Drammatica
Dove siamo? tiro un aggettivo per farmi ispirare: Innato
Questa è difficile, l’unica cosa che mi fa venire in mente, per assonanza, è la parola inglese: “Inmate” / “detenuto”. Decido di seguire questa ispirazione.
Cercando un posto dove nasconderci ci perdiamo in un dedalo di corridoi e porte laterali, quando pensiamo di essere abbastanza distanti ne cerchiamo una aperta e ci infiliamo all’interno.
è una sorta di prigione.
D: Sono ancora vivi? DC: 3 - DR: 1 - Sì, ma...
D: Stanno morendo? DC: 3 - DR: 3 - Sì, ma... +1 colpo di scena (3)
Riporto il totale a 0 e tiro il colpo di scena. Ottengo: Un evento emotivo - Appare
Direi che ho trovato gli altri pazienti scomparsi, tiro un aggettivo per capirne la condizione: Malsano
Sono chiusi in gabbie metalliche, lasciati tra gli escrementi e resti di cibo. Il tanfo è nauseante. Ci guardano con aria assente, hanno tutti i capelli rasati, un’ampia cicacrice arrossata ne attraversa il cranio lì dove un chip è stato innestato. Una luce rossa o blu pulsa ritmica al centro di ciascuno di essi. Sono collegati con delle flebo a dei macchinari sul muro. Alcuni se le sono strappate piú o meno volontariamente e giacciono al suolo con un’espressione di orrore sul volto. I loro chip spenti.
Come reagisce Luke? tiro un verbo: Radunare.
Vuole salvarli tutti, li vuole far scappare.
Cerco di spiegargli che non c’è nulla che possiamo fare, forse la polizia, non certo noi.
Mi avvicino ad uno dei morti, il chip che ha sulla testa è in qualche modo semiorganico, non è solo plastica e metallo (sto cercando di reincorporare il fatto che l’infermiere era posseduto).
D: è ancor viva? DC: 6 - DR: 4 - Sì, e...
...e mi parla! Tiro un sostantivo e un aggettivo per avere un'idea di cosa mi dice: memoria, innato
Di nuovo considero innato come “inmate” / “detenuto”.
Mentre sto cercando di far ragionare Luke la vedo, impallidisco e mi avvicino, è un cadavere ma i suoi occhi sono fissi su di me, la luce blu pulsa al ritmo del suo respiro. Parla “ricorda, ricorda!”
Mi viene un dubbio, mi tocco sulla testa.
è nascosto tra i capelli
Luke segue il movimento e capisce, lui non lo ha, forse è per questo che lo stavano portando via. Guarda spaventato la luce che si accende ritmica, gialla.
Scappa.
Mi getto all’iseguimento
Tiro per la nuova scena: Drammatica
Prima tiro per capire che effetto ha avuto su di me questa scoperta: lo considero uno scontro.
Risultato: No - quindi sono altri 2 danni da sanità (1)
Nascosto in una stanza buia dei sotterranei,cerco di rifiatare. Devo trovare Luke, ma non so come fare. La radio giocattolo emette un fruscio, abbasso il volume, e provo ad ascoltare (mi piaceva l'idea di rimetterla in gioco, del resto la mia sanità mentale è paurosamente bassa).
Tiro un verbo, un sostantivo e un aggettivo per farmi ispirare: Condividere, Evento, Malsano
Mi sembra di riconoscere la voce di Boss: racconto tutto quello che è accaduto, l’infermiere posseduto, la bambina, Luke, le cavie e gli esperimenti…
Il problema è… chi mi risponde?
“Soggetto 315”, (ho tirato i dadi), “non ci costringa a usare le maniere forti, sappiamo entrambi che non può scappare. Se tornera indietro pacificamente dimenticheremo tutto, non ci saranno ripercussioni, nè per lei nè per il suo amico”.
Nota: mi rendo conto in questo momento che non ho mai dato un nome al personaggio! Non l'ho scritto nemmeno nella scena. I pezzi del puzzle si mettono a posto da soli, non l'ho deciso perché non lo ricordo, sono solo il "soggetto 315"
“Vai a farti fottere” rispondo, spezzando l’antenna del walkie talkie.
Sento ancora la voce, nel mio cervello (ecco il Sì, ma…)
“Non metta a rischio la sua vita, il chip, sembra avere dei problemi. Potrebbe causarne di piú gravi, ci dica dov’è, verremo a prenderla.”
La scena non è tranquilla, ma sto seguendo il flusso di eventi.
“Dirò tutto alla polizia, siete fottuti”
“Soggetto 315… la prego di ascoltarmi”
“No, state solo cercando di prendere tempo! ma non sono un cretino.”
Cerco di ignorare la voce, mi prendo a pugni in testa, blatero cose senza senso, sembro il pazzo che sono. Poi, cerco di raggiungere il piano terra, l’unico modo che ho di salvare Luke è la polizia.
Mi chiedo se riesco a scappare, dovrei tirare in vantaggio per l'abilità sopravvivenza, ma ho un chip innestato, lo annulla.
Arrivo alle scale che portano al piano terra, non posso che ripensare a Luke, quando mi ha preso per mano, è stato in quello stesso punto, qualche ora fa, ma sembrano passati giorni. Mi manca.
Qualcuno è di guardia, due infermieri belli grossi.
Mi chiedo, potrei aver trovato qualcosa da usare come arma? tiro in vantaggio per sopravvivenza (2, 1), 1 -> Sì ma…
Decido che è qualcosa di fragile, uno sgabello. Lo potrò usare una sola volta.
Riesco a raggiungere la porta non visto? tiro in vantaggio per sopravvivenza 5,1 -> Sì
Ok, sono nascosto dietro un mobile, se riuscissi a farli allontanare potrei scappare all’esterno. Lancio lo sgabello verso il fondo del corridoio, nel buio. Nella speranza che si allontanino per controllare. Lo considero un vantaggio.
“Resta qui”, dice uno all’altro. “Quello ha ammazzato Frank, non è il caso di infilarci in una stanza buia per seguire un rumore”
Non ho altre speranze, con un grido belluino mi getto su di loro, sperando di prenderne uno di sorpresa e guadagnare poi l’uscita. Gli animali in trappola sono i piú pericolosi, penso per darmi coraggio.
Riesco a prenderne uno di sorpresa? tiro in svantaggio (5,2) 6 -> No e…
Mi sbattono contro un muro, tiro per vedere se subisco danni a fortuna.
Infliggerei io 2 danni, quindi considero la mia furia e l’assalto inaspettato come un momentaneo vantaggio. Loro sono in due, vale come vantaggio e annulla il mio.
Non è una sconfitta totale. Uno dei due è momentaneamente stordito. Annullo il vantaggio per un altro round.
Tiro di nuovo: 1,4 -> No… subisco altri 2 danni a Foruna (3), sono troppo grossi per me.
Risultato: No - subisco due danni a fortuna (3), sono troppo grossi per me
Continuo, ma stavolta sono in svantaggio, se non interviene un miracolo la vedo grigia.
Mi arrendo.
Non sono riuscito nemmeno a scalfirli. Mi restano un punto di fortuna e uno di sanità.
Scena 11: Sorella Gertrude
Sono quindi in un luogo tranquillo, mi riportano in camera.
Direi quindi che mi hanno sedato, non è ragionevole che sia libero.
Ok, decisamente una scena tranquilla… anche troppo.
A questo punto l’unica cosa interessante che può succedere è che entri qualcuno
Perfetto, entra portando da mangiare. Le appoggia sul letto e mi fa mettere a sedere.
“Su, mangi, così potrà prendere le sue medicine”
“Luke, come sta Luke?” chiedo
Tiro un aggettivo per avere un’idea della risposta: Giusto
“Il suo amico sta bene, non si preoccupi, era solo un po’ confuso. Ora dorme tranquillamente”
“Siete degli assassini…” cerco di bofonchiare
“Il Dott. Ramirez lo fa per il vostro bene, siete un pericolo per voi e per gli altri. Ma lei potrà tornare a casa, dopo che avremo riparato quel chip difettoso. Ecco… prenda le sue medicine”
...e mi fanno dormire. Chiudo la scena e passo all’epilogo.
Che tipo di scena sarà? Drammatica (ovviamente)
Scena 12: Epilogo
Per decidere dove sono tiro a caso un verbo, un sostantivo e un aggettivo: Trovare, Prezzo, Affascinante
Seguo l'ispirazione, il prezzo del mio fallimento è Luke.
Non sono piú io il golden boy, l’esperimento riuscito, è lui!
A questo punto non ha senso fare altre domande. Inizio a scrivere senza pensare e vado dove mi porta l'ispirazione.
Sono in gabbia, con gli altri scarti. Luke è accucciato per trovarsi all’altezza del mio volto. Mi accarezza gentilmente una guancia. Un filo di bava mi cola dalla bocca senza che me ne accorga. “Lo conosco?” mi chiedo. “Ha un volto familiare; e un bel sorriso.”
Sento un dolore sordo alla testa, passo la mano tra i capelli, me li hanno rasati. C’è qualcosa conficcato nella carne, ma non mi importa. “Chi sarà quel ragazzo?”, penso, “è così bello”.
“Mi dispiace avergli detto dove trovarti, ma … non avevo scelta. Non ti restava comunque molto mi hanno detto. Il chip era difettoso.”
Luke si morde il labbro, nervoso. “Ha dei bei denti. Mi ricorda qualcuno.”
“Gli ho chiesto io di sedarti, almeno non soffrirai. Il prezzo della mia collaborazione. è inutile opporsi e forse, grazie a te e ai dati raccolti, a me andrà bene”
Si sposta i capelli, con un gesto involontariamente seducente, ha un chip su un lato della testa. Gli sorrido. Dovrei chiedergli almeno il nome.
“Soggetto 316, il tempo è terminato. Lasci riposare il numero 315.”
Mi sorride, passa un dito sulle mie labbra. Sa di disinfettante.
Sono solo adesso. Gli ho chiesto il nome? lo farò la prossima volta. Tornerà a trovarmi?
Chiuderò gli occhi, solo per un attimo.
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