Giochiamo a On Stage! ... senza master


In occasione dello scorso Gradara Ludens 2024 mi sono trovato con un gruppo di amici e una copia di “On Stage!” tra le mani. Il problema che eravamo solo 4 e il gioco richiede un po’ piú di persone. Almeno quattro giocatori e un regista (narratore/facilitatore).

Essendo tutti giocatori navigati abbiamo provato a giocarlo masterless, inventando sul momento qualche modifica.

Alla fine siamo riusciti a giocare in modo più che soddisfacente.

Ho deciso di scrivere questo post per raccontarvi  come.


Il gioco


Per chi non conoscesse questa perla di gioco di ruolo a narrazione condivisa, opera di Luca Giuliano, risalente al lontano 1995; il gioco permette ai partecipanti di interpretare i protagonisti di un’opera teatrale, dando vita a una commedia dell'arte piena di intrighi, amori, tradimenti, passioni, complotti e lotte per il potere. L’ambientazione trae ispirazione dal teatro classico di William Shakespeare, mescolando elementi storici e fantasy, comicità e tragedia. Ogni giocatore sceglie un archetipo come l’Idealista, il Furbo, il Subdolo, il Prudente, il Leader, il Fanfarone, la Crudele, la Licenziosa, e così via. La scelta dell’archetipo determina obiettivi e abilità specifici del personaggio.

Nei vari scenari (scenografie) proposti gli archetipi sono associati a diversi protagonisti a seconda del loro ruolo all’interno dell’opera. On Stage!, a differenza dei giochi di ruolo tradizionali, è competitivo, per quanto possa sembrare strano per un gioco di questo tipo. 

Naturalmente può accadere di tutto. Se state giocando “Sogno di una notte di mezza estate” nulla vieta che sia Puck ad innamorarsi della bellissima Titania o magari di Oberon. I personaggi non vincolano in alcun modo le possibilità dei giocatori, se non tramite l’archetipo che si portano dietro; che risulta essere più una suggestione, un indirizzo generale, che una limitazione.

Per darvi un’idea di quanto questo gioco fosse innovativo nel panorama ludico italiano, anche solo per come l’autorità narrativa veniva delegata quasi totalmente ai giocatori, basta ricordare che l’edizione italiana di “Vampiri la Masquerade” è del 1993.

Un gioco di ruolo competitivo masterless

Il principale ostacolo per questo adattamento è che il gioco è di tipo competitivo, i protagonisti hanno dei valori e devono confrontarli in caso di sfida. Confronto che è segreto; è il regista infatti che si occupa di dichiarare chi ha avuto successo nell’azione dopo aver comparando i valori delle caratteristiche.

Avremmo potuto giocare “a carte scoperte” ma si sarebbe perso un po’ del brivido della competitività che caratterizza il gioco e, per mantenerla in modo almeno parziale, abbiamo usato un modo molto semplice.

I conflitti vengono risolti alla luce del sole. I due contendenti dichiarano i loro punteggi, che diventano quindi di pubblico dominio ma, dopo il conflitto, possono spostare fino a due punti caratteristica tra il punteggio utilizzato e uno degli altri (ad esempio togliere due punti di lotta e aumentare di due punti la fortuna). Così facendo gli scontri successivi avranno comunque un margine di incertezza.

Le scene e le aste

Per quanto riguarda la gestione delle scene non abbiamo modificato molto.

La prima scena viene impostata da chi ha un'idea di prologo, senza asta. Questo per togliere un po’ dell’ansia da foglio bianco.

Il gioco si svolge, come al solito, in atti da 3 scene ciascuno.

Noi abbiamo impostato un limite di due scene per ogni giocatore, giocando quindi un totale di tre atti da tre scene, ma è naturalmente possibile giocare tutte le scene normalmente previste dal gioco.

I valori a disposizione per le puntate vanno quindi da 1 al numero totale delle scene meno uno (perché la prima non è assegnata con l’asta).

Una regola opzionale ma che consiglio di applicare è quella di non tenere un personaggio fuori dai giochi per più di due scene, specialmente se ne vengono giocate meno di 15. Questo per evitare che il giocatore si trovi a non giocare mai, o molto poco.

Non è un problema da poco dato che la natura competitiva del gioco tende a cercare di portare avanti i propri scopi ed è quindi facile escludere gli altri giocatori.

Inoltre, la meccanica dell’asta, giocata con un numero di scene minore di quelle previste, porta a molti casi di pareggio (le cui puntate si annullano a vicenda e è molto facile non riuscire ad aggiudicarsene nessuna).

Le carte (le “frasi fatte”)

Alcune carte presuppongono l’esistenza di un regista. In questo caso la carta viene semplicemente scartata e sostituita con una nuova.

I Personaggi

On Stage è un gioco per 5-8 giocatori più il regista, nel nostro caso eravamo solo quattro. Abbiamo quindi deciso di accordarci nella scelta dei personaggi scegliendo solo quelli principali tra quelli proposti nello scenario in modo che fosse più semplice portarli in scena.

Con più di 5 giocatori, in modalità masterless, il gioco è probabilmente troppo complicato da giocare, non sono sicuro che sia fattibile in 8 senza un regista che detti i tempi.

I Personaggi non Giocanti

Abbiamo deciso che ciascuno di noi poteva mettere in scena delle comparse se necessario, tra quelle proposte nello scenario come PG o PNG. Concordando che le loro caratteristiche, in caso di conflitto, sarebbero rimaste le stesse per tutta la partita.

Conclusioni

Naturalmente non essendo On Stage pensato per un approccio masterless, questa soluzione richiede che i giocatori, o almeno alcuni di loro, abbiano un'idea di cosa parla il gioco e di quali siano le meccaniche. Non esiste alcuna parte del manuale che spieghi ai giocatori come gestire la partita essendo questa parte demandata alla sezione per il regista.

Per il resto non abbiamo fatto fatica a entrare nel mood del gioco e l’esperienza è stata molto piacevole, abbiamo giocato la sceneggiatura western “Per un pugno di …” mettendo in gioco il “Buono”, il “Brutto”, il “Cattivo” (anzi, la cattiva) e il Confidente. 

Link utili

Il gioco è fuori produzione ma è possibile richiederlo alla Das Production.

Ne circolano ancora molte copie ad un prezzo più che buono in qualche negozio. Se ne trovano spesso copie su Vinted o simili canali di seconda mano e nei mercatini. 

Ne ho trovata una copia immacolata per soli 10€!

Fate attenzione al contenuto, dato che la scatola contiene molto materiale da ritagliare e un buon numero di carte; è facile che manchi qualcosa in una copia usata.

Dal sito della Das Production è possibile scaricare anche molte scenografie aggiuntive, mentre alcune si trovano in giro per il web: http://www.dasproduction.it/OS_-_Sceneggiature_esclusiva.html

Una curiosità: esiste una versione On Stage! “Vox Populi”, da giocare dal vivo davanti a un vero pubblico nel quale il risultato delle azioni viene deciso a maggioranza dagli spettatori!

Potrebbe capitarvi di incrociarlo in qualche fiera ludica prima o poi.



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