No Way Out - Una apocalisse fiorentina



Prima partita a No-Way-Out, uno dei nuovi giochi targati Black Box Games. Questo post non sancisce il ritorno degli Actual Play, portano via veramente troppo tempo, ma potrebbe essere il primo capitolo di una sorta di diario delle vicende dei sopravvissuti italiani all'apocalisse zombie.

Episodi: 1 - 2 - 3 - 4

Una piccola doverosa precisazione.

Una delle prima cose che mi ha colpito e che più mi ha affascinato durante la lettura di No Way Out è che il regolamento non obbliga a giocare contro gli zombie ma aiuta a creare una comunità di persone normali alle prese con il crollo della civiltà.

Il gioco


Il presupposto del gioco è più o meno questo: un evento, non importa quale, ha causato il collasso della civiltà così come la conosciamo e in queste partite seguiremo le vicende di una comunità di persone che cercano, disperatamente, di sopravvivere.

Questa è una delle particolari differenze con Fate, mentre in quest'ultimo i protagonisti sono competenti in No Way Out sono persone comuni sopravvissute temporaneamente a qualcosa di incredibilmente più grosso di loro e, diciamocela tutta, senza speranza.

L'evento in particolare non è importante, potrebbe essere una apocalisse zombie (The Walking Dead), il regno dei vampiri (Io sono leggenda), una invasione aliena (La guerra dei mondi), il risveglio dei draghi (Il regno del fuoco), un virus (28 giorni dopo), una glaciazione improvvisa (The Day After Tomorrow) e qualsiasi altra variante che possa venirvi in mente sul genere.

Purtroppo il mio gruppo si è dimostrato poco fantasioso e nonostante le abbia provate tutte, alla fine i nostri sopravvissuti saranno alle prese con una normale apocalisse zombie, di tipo virale per giunta: applausi all'originalità.

La nostra apocalisse


Abbiamo iniziato cercando di tratteggiare gli eventi che hanno portato alla situazione attuale decidendo che siamo nelle fasi iniziali del crollo della civiltà; un inverno è passato dal collasso totale ed uno si sta avvicinando (mi piacerebbe vedere i personaggi alle prese con l'implacabile gelo ed ho quindi proposto la cosa).

Quando siamo?
Non abbiamo deciso un anno preciso ma siamo in un presente alternativo, quindi più o meno il 2016.

Cosa è successo?
Facile, i morti hanno iniziato a non restare tali anche se non tutti ritornano (non abbiamo quindi a che fare con una sorta di virus latente alla Walking Dead). L'infezione è comunque per contatto con liquidi corporei. Ho provato a proporre altro ma ho avuto la sensazione che i giocatori non volessero complicarsi troppo la vita con qualche virus a trasmissione aerea.

Quale è il pericolo principale per i sopravvissuti? 
Facile anche in questo caso, gli zombie.

A questo punto è seguito un interessante dibattito sulla biologia di questi zombie che ha portato ad una inattesa variazione sul tema:
  • i contagiati, dal momento del risveglio (che è da qualche minuto a qualche ora dopo la morte), continuano a decomporsi normalmente e restano in possesso delle loro facoltà mentali almeno fino a quando il cervello non finisce del tutto in pappa.
  • La carne umana, fresca, può arrestare temporaneamente questo disfacimento. 
  • Il trasformato quindi non solo risorge ma progressivamente perde del tutto la ragione costretto a uccidere e divorare per non vedere il proprio corpo decadere implacabilmente.
  • Infine abbiamo deciso che gli animali possono essere infettati ma in percentuale bassissima e che in generale gli animali non si cibano degli zombie ne gli si avvicinano, se non costretti.
  • Fermare uno zombie richiede più di un colpo in testa, il cervello deve essere reso del tutto incapace di comandare il corpo e non è detto che una forma rudimentale di movimento possa essere presente anche in un corpo decapitato, almeno fino a quando muscoli e tendini riescono a tenere insieme il tutto.

Dove sono ambientate le vicende? 
In Italia, nella nostra città: Firenze.

Il gruppo decide di preferire, almeno per ora, una ambientazione stanziale e quindi hanno deciso di essersi asserragliati all'interno della Certosa di Firenze.

Il cast


Siamo abbastanza soddisfatti (ok, gli zombie li avrei evitati ma ero in minoranza...). Passiamo quindi a tratteggiare i sopravvissuti.

Purtroppo abbiamo stampato i pdf con gli archetipi e i problemi fronte/retro: non fatelo!!!. Quindi è stato un po' complesso passarsi le varie schede.

Alla fine abbiamo deciso di creare solo due personaggi a testa, invece dei tre suggeriti, dato che con quattro giocatori sono comunque dieci persone da tenere di conto (anche l'arbitro crea due PG).

Nota: elenco i personaggi indicando subito aspetti e problemi anche se lo abbiamo fatto in una fase successiva. I talenti sono stati assegnati da un giocatore diverso da quello che ha creato il personaggio mentre i problemi sono stati decisi di comune accordo.
Non inserisco le risposte alle domande dell'archetipo o il post diventa troppo lungo.

Livio Bartolini (Il bambino)

Descrizione: Ragazzino al primo anno della scuola media, sgraziato come tutti i suoi coetanei e magro come un chiodo.
Concetto base: Alunno senza famiglia
Aspetto libero: Magro come un chiodo, nervoso come un furetto
Problema: Amnesia da shock (Ines sarà davvero la nonna del frugoletto?)
Talenti: Piccoletto, Una buona parola, Flashback


Ines de' Medici (l'Anziano)

Descrizione: Troppo trucco per sembrare credibile ma lo spirito è quello di una ragazzina. Una anziana, ma non troppo, vedova di nobili natali.
Concetto base: Mi sento sempre giovane
Aspetto libero: Posso farcela da sola
Personaggio di supporto: Luciano “il nipotino grande” (il manuale consiglia si usare il partner, abbiamo optato per un gigolo/toy boy)
Talenti: Fidati ci sono già passato, Visito luoghi e vedo gente, Ti proteggo io!
Problema: Persona a carico (Livio, il nipotino)

Marco Mazzoni (il Sopravvissuto)

Descrizione: Ex capo scout e coordinatore della protezione civile
Concetto base: Individualista e menefreghista
Aspetto libero: ???
Problema: Ho ucciso
Talenti: Visito luoghi e vedo gente, Veterano, Redenzione


Padre Teresiano (Religioso)

Descrizione: Ultimo padre certosino custode unico della Certosa di Firenze.
Concetto base: Frate solitario ed operoso (io avrei preferito “Ora et Laborat” ma è questione di gusti)
Aspetto libero: ???
Problema: Cinico
Talenti: Coltivatore (erbe officinali nell'orto della certosa), Era Destino, Mi dispiace tanto... no non è vero


Mirko Adami (Star)

Descrizione: Capellone livornese anoressico e maledetto. Leader della rock band “Gli Apocalisse”
Personaggio di supporto: il suo manager “Chi sono io senza Mirko?”
Concetto base: Egocentrico e carismatico, voce degli Apocallisse.
Aspetto libero: ???
Problema: Avido
Talenti: Sorriso da star, Visito luoghi e vedo gente, Scorta personale


Antonio Giani (Fuorilegge)

Descrizione: Grande, grosso e pericoloso rapinatore seriale.
Concetto base: Un brutto ceffo
Aspetto libero: Mai impreparato
Problema: Freddo
Talenti: Manolesta, Rotto dall'Apocalisse, Sangue Freddo

Franco Boldrin (Militare)

Descrizione: Tarchiato e massiccio sergente maggiore dei parà, di ritorno dall'Afganistan.
Personaggio di supporto:  Berto, “La spina nel fianco” (una recluta a cui si è affezionato)
Concetto base: Un po' di sana violenza risolve tutto
Aspetto libero: Solo i più forti sopravviveranno
Problema: Violento
Talenti: Ti copro io, Il mio Tessoro “La mia glock”, Aarrgh!!!


Marco Bianchi (Medico)

Descrizione: Quarantacinquenne medico di base della Misericordia.
Concetto base: Medico della mutua
Aspetto libero: ???
Problema: Dipendenza (Alcolizzato)
Talenti: Primo soccorso, Coltivatore (ha caricato una autoambulanza di medicinali), Non posso farne a meno


Sabina de Lollis (Tecnico)

Descrizione: Pragmatica quarantenne.
Concetto base: Un tecnico finalmente utile
Aspetto libero: ???
Problema: Curioso
Talenti: Gli attrezzi del mestiere, MacGyver, Ficcanaso


Margherita Ciompi (Paziente zero)

Descrizione: Adolescente emo paranoica.
Concetto base: Ho sempre saputo di essere speciale
Aspetto libero: Ultimo sopravvissuto di un progetto speciale
Problema: Segreto Paranoice
Talenti: Uno di loro, La memoria, Una grande verità Vi tengo d'occhio


Le minacce


La serata stava volgendo al termine, abbiamo deciso di lasciare perdere per ora gli aspetti liberi e il dettaglio della comunità per concentrarci sulle minacce. Abbiamo letto le descrizioni delle pagine relative e questo è quanto ne è venuto fuori:
  • Invasione zombie: +4 (li voglio tosti, molto tosti)
  • Infrastrutture devastate: +2
  • Minaccia ambientale: +2 (manca poco, il prossimo sarà l'inverno più freddo degli ultimi 100 anni)
  • Comunità rivale: +2 (avevamo deciso qualcosa ma non ricordo... forse dei militari?)

Considerazioni finali (parziali)


No Way Out è veramente ben fatto, un acquisto doveroso per qualsiasi gruppo di Fate e per chi vuole divertirsi a vivere le atmosfere delle serie TV che tutti amiamo.

Dal punto di vista del gruppo


La prossima volta dettaglieremo meglio la comunità, completeremo i personaggi ed inizieremo a giocare. Nel complesso No Way Out mi piace, il metodo di creazione della comunità sembra funzionare abbastanza bene anche se ho la sensazione che qualcosa non vada, come se fosse rimasto in sospeso.

Dal punto di vista del giocatore


Durante la creazione dei personaggi non siamo riusciti a decidere gli aspetti liberi dato che, essendo i protagonisti degli archetipi, il concetto base, la descrizione e le domande di archetipo sono abbastanza per definirli. Semplicemente non ne abbiamo sentito il bisogno.

È vero che il gruppo è particolare, tendono ad avere le idee dopo la sessione e non durante. Vedremo se un mese di pausa a causa delle vacanze natalizie sarà bastato per definire meglio i nostri improbabili eroi.

Da punto di vista dell'arbitro


Confesso di avere qualche problema a immaginare cosa cercheranno di fare i giocatori nella fase di comunità. Mettendomi nei loro panni non saprei che scene creare senza passare immediatamente ad una fase di crisi. Forse dipende dal fatto che preferisco iniziare “in media res” e che il mio gruppo tende ad essere un po' troppo passivo nelle avventure tenendo un atteggiamento del tipo “vediamo se riusciamo a risolvere quello che ha preparato il DM” rispetto ad un “uh, chissà cosa accadrebbe se facessimo questo”.

Non credo di avere una soluzione ma penso che organizzerò le minacce come i fronti/tempeste di Urban Shadow cercando di farli collidere in qualche modo.

Naturalmente esiste anche la possibilità che il gruppo mi sorprenda...

Commenti

  1. Bastardo...ti sorprenderemo...come al solito!!! E non metterò mai degli zombie alieni...come direbbe Piero..."offende il mio senso estetico"..non si tratta di assenza di originalità!
    Così diciamo tutti!!!

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  2. Actual Play...Actual play....al diavolo la tua vita privata....scrivi gli actual play...sai che non puoi farne a meno...sai che ciò che faremo sarà pura meravigliosa poesia!
    Padre Teresiano per in primis!

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  3. Io l'ambientazione zombie classica la odio, c'ho provato ad inserire l'invasione aliena ... ma latham rema sempre contro ! :-(

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  4. Piuttosto degli zombi alieni sono meglio anche i coniglietti rosa! XD

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