Magus - un gioco di ruolo in solitario - My2Cents

 

I journaling rpg non sono generalmente il mio "cup of tea" come si direbbe oltremanica, ma era po' di tempo che volevo provarlo e oggi ne ho avuto il tempo. Magus si è rivelato una bella sorpresa.

Guardando una puntata di GdrUnplugged dedicata al gioco ho scoperto l'esistenza di un Kickstarter per una nuova edizione e, prima di contribuire, ho deciso che era arrivato il momento di provare la versione precedente (che avevo comprato in un bundle Itch.io qualche mese addietro)

Che dire del gioco... intanto, come già accennato, si tratta di un "journaling rpg" , cioè uno di quei giochi di ruolo in solitario il cui scopo è creare una storia in forma di diario. Che sia registrata in un video, un audio o un testo vero e proprio non è particolarmente importante. Non è nemmeno necessario farla leggere a qualcuno. Il "prendere nota" di quel che accade è solo un modo per fermarsi a riflettere sulla storia.

Fino a oggi ho giocato in solitario solo giochi più "meccanici" che "narrativi", come Ironsworn (del quale trovate degli estensivi e dettagliati actual play sul blog) o A torch in the dark (anche questo con due actual play sul blog) nei quali in un modo o nell'altro il ruolo di Game Master è delegato ad un qualche tipo di sistema aleatorio (tabelle, oracoli etc).

In Magus invece lo scopo degli oracoli (delle scelte diverse per ogni evento) è quello di dare spunti narrativi mentre le meccaniche, minimali, servono solo per veicolare la storia verso specifiche scelte o dilemmi morali. 

Tutto è lasciato nella mani del giocatore ma gli spunti sono abbastanza particolari da rendere il processo creativo semplice, senza generare panico da (letteralmente) foglio bianco.

Di cosa parla il gioco?

Vestiremo i panni di un Magus, un grande maestro di magia, in un mondo fantasy vagamente medioevaleggiante. Un arcimago, qualcuno che è giunto ad un tale livello di capacità magiche da essere in grado di piegare la stessa realtà ai suoi voleri, spostare montagne, causare eclissi e trascinare demoni urlanti dalle profondità infernali. 

Ormai tanto vicino alla divinità da essersi dimenticato di cosa vuol dire essere umano.

Vivremo gli ultimi momenti del personaggio che, sul punto di allontanarsi per sempre da questo mondo, guarderà indietro alla sua vita e agli eventi che lo hanno plasmato. Sette eventi, al massimo, che ci porteranno a scoprire l'uomo dietro al mago e il bruciante desiderio che lo ha posto sulla via del Potere a discapito di tutti e tutto.

Il gioco è piuttosto rapido, due orette e mezzo nel mio caso, lettura delle regole compresa, ma può essere giocato con il passo che si preferisce.

Come funziona ?

Dopo aver creato il personaggio e il tipo di magia del mondo rispondendo a poche domande e lanciando qualche dado (ne serve almeno uno per tipo, di quelli poliedrici ... d4, d6, d8, d10, d12 e d20)  passeremo al primo evento, nel quale creeremo il primo legame. Una persona che è stata importante per noi e ci ha aiutato a plasmare ciò che siamo diventati, e che forse abbiamo perso (o sacrificato) lungo la via.

Concluso l'evento seguendo le istruzioni tireremo un d4 e un d6, sottraendo il valore più alto dal più basso. Avanzeremo poi di quel numero di eventi (es arrivando all'evento 3) e potremo decidere se lo vogliamo affrontare o passare a quello successivo.

Ogni evento può essere di tipo legame o incantesimo. Il primo ci aiuterà a restare umani, il secondo ci darà potere. Ad ogni evento sono associati dei prompt che ci aiuteranno a definire la scena ponendoci davanti a delle scelte.

Procederemo in questo modo, di evento in evento, fino a raggiungere il 7° o fino a quando le nostre azioni non porteranno ad una catastrofe.

Affronteremo anche dei momenti di riflessione durante i quali ci faremo delle domande sul mondo e su quale impatto abbiamo avuto su di esso.

Giungeremo poi al finale e vedremo, in base ad alcuni valori che potrebbero essere cambiati durante il gioco, cosa sarà di noi. 

La magia

Gli eventi di tipo incantesimo sono una parte molto gustosa del gioco, ci verrà chiesto di generare casualmente con dei tiri di dado il nome dell'incantesimo per poi affrontare un qualche tipo di prova per vedere quanto o chi ci costerà padroneggiarlo. Sacrificare i propri legami è l'unico modo sicuro di guadagnare potere.  I nomi sono molto evocativi, un incantesimo che mi è capitato è stato "Angeli dell'empio paradosso" (spoiler: ho rifiutato di impararlo ma non vi dirò perché) ed è molto semplice integrarli nella fiction. 
Risolveremo il conflitto lanciando tre dadi, di taglia sempre più alta in base al potere, contro una difficoltà crescente. Più successi riusciremo a fare più potremo padroneggiare il potere.


La mia partita

Credo sia stata un po' atipica infatti, continuando ad ottenere solo fallimenti o successi singoli, sono giunto in fondo al gioco con poco potere e non particolarmente fuori controllo (anche se con parecchie cicatrici). Ho quindi la sensazione di essermi perso qualcosa, non ho mai usato la meccanica del focus ad esempio.

In ogni caso la storia che ne è venuta fuori mi è piaciuta molto. Magus è un gioco da provare assolutamente. Non ne resterete delusi.

Link utili

Ricordatevi poi del Kickstarter (The Magus & The Oracle), è il momento giusto per partecipare, tra l'altro dichiarano di aver fatto i conti a prezzo di costo, quindi si tratta proprio di dare una mano ad una piccola realtà italiana.





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