Kult - Divinity Lost - EP 4 - Le relazioni pericolose

Ogni movimento lascia una traccia

Quarto episodio della campagna di Kult - Divinity Lost - "La mela avvelenata" - In questa sessione i personaggi si avvicineranno sempre più gli uni agli altri e scopriremo come le relazioni possano essere croce e delizia dei nostri eroi.


Potete trovare tutti gli episodi della serie nella pagina dedicata alla 4a edizione di Kult.

Oggi Jacopo è assente, quindi i protagonisti sono:
  • Broken (Alice Draper) - Francesca
  • Deceiver (Vincent Macaluso) - Latham
  • Ronin (Eva Price) - Elisa
  • Scientist (Robert Carter) - Ivan

Scena 0 - Preparativi

Domande iniziali

Come di rito ormai pongo ai giocatori alcune domande sui loro personaggi.
  • Latham ho chiesto quale è la più grossa bugia che hai raccontato:
    “Da giovane ho fatto credere ad una ragazzina amish di essere posseduto dal demonio e che l'unico modo di salvarmi era - succhiarlo via” non il tipo di bugia che mi aspettavo per creare trama ma almeno è stata divertente.
  • Elisa ho chiesto di quale è il ricordo più bello che hai di Mike e quale il più peggiore di Ethan (i due fratelli) e poi quale è stata l'ultima volta che la vostra famiglia si è riunita?:
    Scopriamo che Natale è una occasione particolare nella quale sono sempre insieme e che Ethan è sempre stato geloso di lei perché più brava e "performante". Una volta l'ha messa nei casini con i genitori per aver spifferato che l'aveva vista sniffare coca, prima e ultima volta tra l'altro. Di Mike invece non ha un ricordo particolare ma ci spiega che il loro rapporto è speciale perché lui la ascolta e sa di poterci contare.
  • Ivan chiedo cosa non sopporta del fratello Ben“Ne sa sempre più di me. Hai presente il rapporto tra Sherlock e Mycroft?"
  • Da Francesca voglio sapere  Quando Mr. Daddy è diventato un mostro.
    Scopriamo quindi che il rapporto con il rapitore è di sudditanza psicologica, non c'è stato un vero momento in cui si è rivelato "un mostro" ma teneva comunque le ragazzine in scacco con torture fisiche e psicologiche. Musica assordante, privazione del cibo, dell'acqua, del calore. Alla fine hanno dovuto capire come gestirlo. L'approccio sessuale è poi arrivato con calma, come se fosse qualcosa di dovuto.

I Dramatic Hooks

Aggiorniamo i Dramatic Hooks, in modo da capire come vogliamo far evolvere la storia
  • Robert Carter
    • Prendersi un po' di riposo con Ben
    • Interagire con Jason
  • Alice Draper
    • Ritrovare Claire
  • Vincent Macaluso
    • Avvicinarmi a Madam D il più possibile.
    • Tornare nel vicolo
  • Eva Price
    • Comunicare con un fantasma
      (fino ad ora li ha subiti passivamente)
    • Scoprire se Mr.Daddy aveva davvero un tatuaggio come il suo.
Poi inizia il gioco.

Scena 1 - Ombre sulla neve

L’inizio di Robert è “in media res”. Dopo gli eventi delle sessioni precedenti, non decidiamo una collocazione temporale esatta, lo scienziato ha bisogno di staccare e decide di passare un weekend di relax con il fratello, in Canada. Entrambi appassionati di trekking hanno affittato una casetta da qualche parte nella Regione dei Grandi Laghi e per godersi un po’ di meritato riposo lontano da tutti con la sola compagnia di svettanti sequoie e distese innevate. 

Purtroppo le cose hanno preso una brutta piega. Dopo una stancante giornata Ben, sulla via del ritorno, è scivolato lungo un crinale finendo contro un albero. Robert, abbandonata la pista, lo ha appena raggiunto trovandolo incosciente, semiassiderato e con una profonda ferita alla testa che ha già colorato di vermiglio la neve. Come a peggiorare le cose non manca molto al tramonto e il cellulare non prende.

Accertatosi che il fratello sia ancora vivo Robert cerca di capire quanto gravi siano le ferite. Prova a rianimarlo senza successo ed infine decide di trasportarlo a spalle fino allo chalet dopo avergli bloccato il collo il meglio possibile. 

Nota: non sono necessari tiri, è un medico, conosce il suo mestiere e ha sperimentato su di sé i suoi trattamenti ottenendo una forza e resistenza fuori dalla norma (non ha effetti meccanici ma essendo parte del background ne ha in fiction)

Faccio una mossa: annuncia brutte cose a venire. Il sole sta tramontando, Robert è riuscito a raggiungere il sentiero ma la notte sta ormai scendendo. Rischia di non riuscire a  tornare a casa prima del buio.

Mentre il sole morente colora di rosso la neve la foresta non è più un luogo di pace e ristoro. Più accelera il passo più aumenta la sensazione di non essere solo. Sente qualcosa cadere. “Forse un ramo”, pensa. Spera. Ma il suono si ripete. Ancora. “Quanti rami possono cadere sotto il peso della neve?” 

Nota: sto mostrando i segni di una minaccia incombente

Faccio tirare su “Act under pressure”, ottiene un successo parziale.

Quando la tenebra lo avvolge si ferma a riprendere fiato, appoggia il fratello ancora svenuto ad un tronco. È ancora vivo ma ha bisogno di cure. Prende il cellulare. Niente campo. Ne accende la torcia e si guarda attorno. Gli alberi incombono minacciosi su di lui mentre cerca tracce dei misteriosi inseguitori che nella sua mente hanno già l’aspetto di orsi famelici.

Passando da un albero all'altro la luce si posa su Jacob. Per un istante crede di vederlo dietro un tronco, quando riporta il fascio luminoso su di lui è svanito. 

Ha riposato abbastanza. è il momento di correre. Si carica in spalla Ben e da fondo a tutte le sue energie. Dopo interminabili minuti il cellulare decide di averne abbastanza, accompagnato da un irritante cicalio la torcia si spegne. Livello batteria scarso.

La luce dello schermo rende il bosco ancora più terrificante ed è ormai sicuro che ci sia veramente un predatore nell'ombra. Quando lo smartphone si spegne sente nuovamente qualcosa cadere, per poi iniziare a correre.

Appesantito da Ben non può fare altro che correre nel buio sperando di ricordarsi la strada. Ormai non è distante e già in lontananza vede le luci delle prime finestre. Offro una opportunità con un costo: se non fossi appesantito da tuo fratello potresti arrivarci, magari trovare aiuto. Cosa fai?

Decide di non abbandonare il fardello e sfidare il buio. Potrei farlo raggiungere ma decido di farlo tirare comunque su Act under pressure. Stavolta è un successo.

Senza più fiato raggiunge il limitare del bosco, un ultimo sforzo e quel luogo ostile sarà dietro le spalle. Subito prima di uscirne resta impigliato in un ramo che quasi sembra trattenerlo, si graffia il volto e sente Ben sussultare. 

Quando chiude la porta dietro le spalle e viene accolto dal riscaldamento che fortunatamente aveva lasciato acceso, l’incubo sembra essere già un lontano ricordo. Se non fosse per il graffio che gli ha aperto uno squarcio nella spalla del giaccone e che ha quasi strappato il cappuccio a Ben. Tre graffi paralleli, più come gli artigli di una grande bestia che i segni lasciati da un ramo. Ma non ci vuole pensare adesso, l’incubo è là fuori, è ormai un ricordo.

Quando finalmente Ben si riprende i fratelli hanno un po’ di tempo per parlare in attesa dei soccorsi. 

Chiudiamo la scena con Robert che getta un ultimo sguardo dietro le spalle, illuminato dalla luce blu intermittente dell’autoambulanza. Per la prima volta vede i boschi come un nemico, come una fiera gigantesca e malevole pronta a ghermirlo. 

Nota: nonostante gli eventi i fratelli sono usciti dall'esperienza più uniti, il loro rapporto rinsaldato. Robert recupera due punti di stabilità (Ben è la sua relazione a +2) e gli orrori dei quali è stato testimone sembrano sempre più lontani.

Scena 2 - L’amore nell'era dei social

Jacopo è assente questa sessione, Latham si trova alle prese con la trama “Delice” da solo, ma decide comunque di andare avanti. 

Contattare Madam D è diventato un chiodo fisso (potrebbe essere una relazione? ndGM) ma ha paura di farlo direttamente. Chiede quindi a Jack Triviani, il ragazzino problematico del quale ci aveva parlato la sessione precedente (vedi), di consegnare una lettera in cambio di denaro.

Nota: Visto che è un adulto, l’istruttore della palestra e ha un qualche ascendente su Jack non facciamo alcun tiro. Il ragazzo accetta. 

Per un attimo accarezzo la possibilità di farlo sparire ma cambio idea. Vincent riceve una telefonata, “mission compiuta”. Non ci sono campanelli, ha quindi infilato la lettera sotto la porta e se ne è andato. 

Eva Green presta il volto al
Responsabile Marketing e
Social Media della Rampart
(fonte wikipedia)
Frustrato dallo scarso risultato del suo tentativo decide di provare a contattare il Responsabile Marketing e Social Media della Rampart. Tom gli aveva detto che era il contatto con Madam D. Il problema è come farlo dato che non può certo presentarsi lì come un qualsiasi cliente, non capisce nulla di design e moda. Sul sito internet ne scopre il nome e il volto, è una donna, una bella donna Elise Garrow a cui diamo le fattezze di Eva Green.

Inizia a seguirla sui social nella speranza di trovare delle tracce, non è un problema farlo dato che è una “influencer”, fino a quando quasi per caso lei posta su Instagram la foto di un Vodka-Martini con la didascalia “Ritorno alle origini #simplerTimes #relax #shakenNotStirred”. Riconosce il luogo, un locale di lusso a Manhattan ai piani alti di uno dei grattacieli della città, dove lo aveva portato un cliente qualche mese prima. Si veste in tutta fretta e prova a raggiungerla. Per avere più possibilità mette il suo profumo “speciale”.

Arrivato sul luogo i primi approcci sono un po’ deludenti ma alla fine, forse complice l’effetto del profumo, iniziano a parlare. Latham tira su “Influence an NPC” per provare a convincerla a fare da tramite con Madam D (non ha leve da usare ma consideriamo tale il profumo, ndGM). Il tiro è un fallimento.

Decido di metterlo in difficoltà buttandolo nelle fauci del mostro. Mentre Elise sta ridendo di una battuta di Vincent all'improvviso alza lo sguardo e fa cenno con la mano verso un nuovo arrivato “Massimo! Massimo!” grida, “Vieni qui ti devo presentare una persona. Vincent, un ragazzo simpaticissimo, un vero fenomeno”. “Massimo” si avvicina. È il colosso che ha minacciato Christopher e Sara (vedi secondo episodio), ma naturalmente Vincent non lo sa.

I tre iniziano a parlare e Vincent, trovatosi perso prova ad usare il suo fascino su entrambi. Come perdere l’occasione. Massimo lo pizzica su una guancia dicendo a Elise “è davvero delizioso, un pasticcino” con fare così ambiguo che per un istante Vincent pensa che lo dica letteralmente.

Stufo della location chiedo a Latham di cambiare scena. È passato un po’ di tempo e decide lui dove si trova. “Mi sveglio in un letto non mio, dopo una notte di sesso”. “Perfetto” penso mentre inizio a descrivere l’appartamento di lusso in cui si trova: i vestiti sparpagliati per la stanza (di due misure, a quanto pare anche Massimo ha partecipato). Vincent è spossato e leggermente stordito, sente scrosciare l’acqua della doccia e poi inequivocabili rumori provenienti dal bagno. È evidente che la notte non è bastata a quei due. “Ma che sono, bestie?”

Coglie l’occasione per guardarsi attorno cercando informazioni. Di Elise scopre che ha una sorella minore, o forse un’amica intima; ci sono due foto con lei nella stanza (che fotografa con il suo cellulare) ma non ne ha mai vista traccia sugli innumerevoli post online.
Fotografa anche i documenti di identità e le chiavi che trova nei vestiti. Curiosamente Massimo non ha chiavi con sé, solo una tessera magnetica anonima come quella usata nei grandi alberghi o negli uffici. Niente chiavi della macchina.

“Su, bellezza”, dice Massimo con voce potente accompagnata da quella che sembra una manata su un sedere sodo, “il nostro pasticcino si è svegliato”. Vincent rimette tutto a posto rapidamente e si fa trovare a letto. Guardando Massimo che si riveste non può che notare come sia ricoperto di cicatrici, come segni di frustate o grossi tagli, specialmente sulla schiena e sui fianchi. Lei resta con lui, nuda e salutato Massimo gli fa una proposta:

“Sei un bel ragazzo, lo sai. Lascia perdere quella palestra puzzolente e quella vita da topo. Potresti fare il modello, ci hai mai pensato? Mi basterebbe una telefonata. Che ne dici?” evidentemente anche lei ha preso informazioni su di lui, o forse è lui ad aver parlato… Vincent ci pensa un po’ ed infine accetta.

Dico a Latham di aggiungere alla scheda il Dark Secret: “pact with dark forces” e poi chiudiamo la scena.

Scena 3 - Un sorriso tagliente

Restano solo Alice e Eva che decido di mettere insieme i due Dramatic Hooks: Alice vuole ritrovare Claire, Eva vuole parlare con Alice. Cosa accadrebbe se Eva fosse in grado di vedere la gemella perduta?

Entrambe sono al cinema a guardare un qualche film di supereroi. Eva è con il fratello Mike, Alice da sola. Nella pausa tra il primo ed il secondo tempo Eva nota le due gemelle sedute alcune file più sotto una accanto all'altra, Claire è vestita come l’ha vista alla festa. Maglietta e tuta. Sembra un po’ più giovane. Uno dei posti accanto ad Alice è vuoto. 

“Tutto bene?” le chiede il fratello. “Sembra che tu abbia visto un fantasma.” 

All'inizio del secondo tempo Eva cambia posto e si siede accanto ad Alice. Mike non la ferma ma la segue con lo sguardo un po’ stupito per poi rimettersi a guardare il film.
Le due iniziano a parlare, Eva cerca un approccio diretto mentre Alice, pensando a lei come alla solita fan del macabro, la tratta con sufficienza mentre qualcuno dietro di loro chiede ripetutamente il silenzio.

Ad un certo punto un ragazzotto si sporge in avanti e dice a Eva: “Perché non vai a leccargliela da qualche parte e ci lasci guardare il film in santa pace?”. Con un movimento fluido e naturale estrae un coltello e lo punta sotto la gola del maleducato che, terrorizzato, si ritrae. Alice immaginando di aver a che fare con una pazza abbandona la sala cercando un posto pieno di gente. Si siede al tavolo del bar ma viene raggiunta.

Dicendo che è amica di Christopher riesce a convincerla delle sue buone intenzioni e le spiega che tutto quello che vuole sono informazioni.
Per prima cosa le chiede di Mr. Daddy e del tatuaggio che ha visto nelle foto segnaletiche (vedi episodio precedente). Alice ne conferma l’esistenza ma è diverso dal suo. Prendeva il collo, la spalla e parte del braccio ed era composto da piccoli segni, come parole, ma in un alfabeto sconosciuto mentre quello di Eva è scritto con caratteri normali. 

Quando le dice che ha visto Claire la prima volta alla festa e poi di nuovo al cinema, accanto a lei, il cuore di Alice perde un battito, Claire non è svanita ma, perché non si mostra? forse è lei che non riesce più a vederla? Prima di dare fiducia alla nuova venuta decide di affidarsi all'istinto e le osserva l’aura ottenendo un successo.

Nota: qui la mossa si è rivelata del tutto inutile. Per come è scritta sembra che sia stata pensata per essere usata contro dei “mostri” o per vedere la magia, nulla a che fare con ciò che vorrebbe Francesca. Decidiamo quindi di adattarla alle nostre esigenze.

Alice vede il tatuaggio di Eva come un’ombra scura, una via di mezzo tra una macchia di inchiostro e un’ala nera che sembra spuntarle dalla schiena contaminandone l’aura.

Decide di crederle e si mettono a cercare Claire in giro per il cinema. Quando hanno ormai perso le speranze Eva la vede e così, finalmente, Alice. 

La sorella sembra infuriata e gelosa di Eva ma viene rassicurata e portata in uno dei bagni dal quale, come a disagio, gli altri clienti escono. 

Cercando di farsi spiegare cosa sia accaduto durante l’esperimento scopre che la figura (Jason) che ha visto accanto al medico altro non è che “l’incubo di Robert”, qualsiasi cosa questo voglia dire. 
L’altra entità, quella ammantata di luce, l’ha invece lasciata andare dicendo: “non so che farmene di mezza anima”. Ma da quel momento qualcosa era cambiato e Alice, forse per lo shock, non era più in grado di vederla.

Qualche minuto dopo Eva si fa coraggio e le segue nel bagno dove le trova abbracciate. Rimane paralizzata dal terrore guardando il riflesso delle due nello specchio: Alice sta abbracciando un cadavere! 

“Va tutto bene adesso, grazie!” le dice la giovane e come a confermarlo Claire sorride di rimando. Solo Eva vede il suo riflesso nello specchio e il sorriso fatto di lame di rasoio.

Conclusione

Questa sessione è stata focalizzata sulle relazioni, sto mordendo un po' il freno con il soprannaturale nel tentativo di rendere i nostri protagonisti più umani ma non preoccupatevi, preso le cose inizieranno a precipitare.

Il gioco continua a scricchiolare, sento tanto il bisogno di una mossa come "scappare da una situazione" tipica dei PbtA e alcune mosse, come quella della lettura dell'aura, potrebbero tranquillamente essere risolte con le mosse base. 

Continuiamo a dare fiducia al sistema e vediamo che accadrà.



Nota: l'immagine di copertina proviene da Wikimedia

Commenti