Kult - Divinity Lost - EP 9 - Le bambine buone

La fine si avvicina e i nostri eroi dovranno guardarsi dentro prima o poi

Siamo giunti al nono episodio della campagna “La mela avvelenata” di Kult - Divinity lost. Sono passati più di due mesi dalla sessione e i miei ricordi iniziano a farsi un po’ nebulosi, specialmente per quanto riguarda i tiri che sono stati fatti, spero che l’AP risulti comunque chiaro.


Potete trovare tutti gli episodi della serie nella pagina dedicata alla 4a edizione di Kult.

I protagonisti sono:
  • Broken (Alice Draper) - Francesca
  • Broken  (Vincent Macaluso) - Latham
  • Ronin (Eva Price) - Elisa
  • Fixer (Christopher) - Jacopo
  • Scientist (Robert) - Ivan 

Scena 0: Dramatic Hooks

Non abbiamo usato Dramatic Hooks in questa sessione dato che è un proseguo degli eventi di quella precedente. In realtà abbiamo risentito un po' di questa cosa dato che Robert e Vincent non avevano un vero e proprio obiettivo se non l'immediata sopravvivenza.

Scena 1: Mi mancate

Nota: se non avete letto l'actual play precedente, fatelo

Eva, Alice e Christopher discutono a lungo sul modo migliore per avvicinare Mr. Daddy dato che la giovane vuole parlarci. È giunto il momento di affrontare i suoi demoni. Probabilmente il suo psichiatra non la penserebbe allo stesso modo ma ormai da un po’Alice non ne segue più i consigli.

Intrufolarsi in una base militare è fuori discussione, devono trovare il modo di tirarlo fuori.

Francesca ci racconta qualche altro particolare della storia di Alice e Claire e scopriamo che Mr Daddy usava bastone e carota per tenerle in uno stato di sudditanza psicologica. Poteva avere terrificanti esplosioni di rabbia e premiarle con dolci o biscotti con la stessa naturalezza. Alice non ha mai dimenticato la marca dei “biscotti delle bambine buone” e con una breve ricerca su Amazon scopre che sono ancora in vendita. Un piano inizia a delinearsi.

Decidono di rapire Mr Daddy attirandolo fuori dalla base facendo leva sui trascorsi con Alice e Claire. Si procurano un telefono “usa e getta” (dando per scontato che non sia un problema per il Fixer o la Ronin) ed ordinano su Amazon una confezione di biscotti con pacco regalo, consegna in giornata. Allegando come messaggio solo il numero di telefono.

Mr. Daddy tentenna ma risponde infine: “Mi mancate” con un SMS. Il pesce ha abboccato all'amo.

Per evitare tempi morti velocizzo i processi decisionali di Mr. Daddy e decidiamo che propone un incontro davanti alla casa dove le teneva prigioniere, per la sera successiva. Quale miglior posto per una liberatoria catarsi?

In questo modo riallineiamo i tempi con quanto accaduto nella sessione precedente a Vincent e Robert.

Scena 2: Un luogo sicuro

Vincent si è ripreso e alla luce del giorno il suo stato non sembra così terribile come la sera precedente ma nei suoi occhi il terrore è evidente, come se temesse di essere assalito in qualunque momento. Anche i nervi di Robert non sono messi meglio, l’aver lasciato l’amico in balia del mostro lo ha ferito più di quanto riesca ad ammettere a se stesso (dato che Vincent è una relazione a +1, Robert avendolo abbandonato al suo destino ha perso un punto di stabilità - ndGM).

I due hanno bisogno di un luogo sicuro, restare nell'appartamento di Robert è fuori discussione e il laboratorio sembra una pessima scelta. Alla fine decide di telefonare a Christopher, il Fixer avrà sicuramente un luogo dove nasconderli.

Sorpreso dallo scoprire che Vincent si è fatto nuovamente vivo, seppur in precarie condizioni, si ripropone di incontrarlo il giorno successivo. Quando avrà finalmente risolto il problema di Alice. Non è dell'umore giusto per sentire i suoi sproloqui su mostri e pericoli innominabili.

Li manda comunque in uno dei suoi appartamenti, lo stesso nel quale hanno trovato rifugio in precedenza Eva ed Alice (vedi episodio 5 - Le cose segrete) e dove la killer ha avuto il suo incubo.

Scena 3: Alice allo specchio

Vista l’importanza di ciò che sta per accadere, finalmente è giunto il momento dell’incontro con l’aguzzino, giochiamo un po’ lo stato d’animo di Alice e Claire.
La scena è ambientata in camera sua davanti allo specchio, le due sorelle si fronteggiano e parlano di ciò che le attende. Claire chiede vendetta, lui l’ha lasciata morire, Alice è propensa ad accontentarla, è sua sorella gemella in fondo. Le promette quindi che le lascerà fare quello che vuole quando sarà il momento.

Il riflesso le sorride di rimando.

Scena 4 : C’è un lavoro per il senatore

Dato che Mr. Daddy sospetterà sicuramente una trappola i tre decidono di prendere delle contromisure, Eva si terrà in disparte armata pronta a intervenire se qualcosa dovesse andare storto. Christopher si terrà a distanza con i suoi uomini ed inizialmente sarà solo Alice ad incontrare il suo aguzzino.

Eva indossa vestiti comodi e mette in un borsone da ginnastica le armi di cui pensa potrebbe avere bisogno ma, mentre è ancora indaffarata nei preparativi, le arriva un messaggio dell'odiato fratello maggiore, Ethan : “c’è un lavoro per il Senatore, passo a prenderti”.

È una frase in codice, questo “senatore” è qualcuno di importante al quale non è possibile dire di no. Quando il Senatore chiama la famiglia Price risponde.

Nota: nelle puntate precedenti ho già insinuato il dubbio che i Price, oltre alla loro attività mercenaria, abbiano un oscuro segreto. Questo è un altro piccolo passo in quella direzione.

“Merda”, pensa Eva. “Proprio oggi?”, forse se sarà abbastanza veloce eviterà quello stronzo di Ethan. “Non è la giornata giusta…” È quasi sera, mancano non più di tre ore all'incontro con Mr. Daddy.

Scende in strada ma Ethan è già lì. “Bravissima, non ti sei fatta attendere. Su, andiamo”. Lei non può fare altro che seguirlo, salire sul 4x4 e aprire il fascicolo con il nome e le foto della vittima designata: Alice Draper. Il luogo dove è prevista l’esecuzione è lo stesso dell’appuntamento di stasera, la vecchia casa di Mr. Daddy. “Merda, merda, merda!” pensa “ma in che guaio ci siamo messi?”.

Christopher ha già avvertito i suoi uomini di appostarsi nella casa, Eva avrebbe dovuto fornire supporto a distanza nel caso fosse stata una trappola, a questo punto non ci sono vie d’uscita: Uccidere Alice o scontentare il Senatore? Tutta la sua famiglia potrebbe farne le spese.

Scena 5: Dobbiamo avvertirli

Dopo la rivelazione della scena precedente passo a Robert e Vincent. Ho finalmente riunito le linee temporali e fino a quando sarà possibile voglio cercare di tenerle allineate.

I due hanno bisogno di riprendere fiato, Robert cerca di capire cosa sia successo all'amico ma con scarsa fortuna. Questi non fa che blaterare di mostri, angeli, cittadelle e della morte del Demiurgo.
Lo scienziato accarezza l’idea di sedarlo nuovamente ma visto cosa è accaduto l’ultima volta non vale la pena di rischiarare; “se quella cosa… il Necrofago (così lo hanno battezzato ndGM)... dovesse tornare?”.

Vincent non si sente al sicuro e vuole avvertire gli altri del pericolo che stanno correndo, dei mostri e di tutto il resto. Naturalmente Robert cerca di smorzare i toni, risolviamo con un tiro su Influence other (PC). Vincent ottiene un successo parziale e scegli l’opzione “è preoccupato per le conseguenze ma se non lo farà perde un punto stabilità”. Robert acconsente a mandare un messaggio al fixer da parte di Vincent: “fate attenzione, gli angeli stanno venendo a prendervi!”.

Il messaggio non ha molto senso ma come spiegare via Whatsapp cosa è accaduto? Vincent sembra tranquillizzato e i due si accomodano per la notte.

Scena 6: È una trappola!

Torniamo a Eva che dopo aver letto il fascicolo deve decidere sul da farsi. Il piano è semplice: si apposteranno su un tetto a breve distanza dall'abitazione e quando Alice passerà sotto le luci dei lampioni Eva, da cecchino professionista quale è, la ucciderà.
La ronin guarda l’orologio, in questo momento Christopher ed Alice sono per la strada e lei è in ritardo. Il cellulare vibra per una notifica. “Dove sei?” le scrive Christopher.

È il momento della scelta. Eva risponde velocemente “È una trappola. Non andate. Ci penso io”.

Per nascondere i suoi maneggi punzecchia Ethan ed i due, come previsto, iniziano a litigare.

Scena 7: Lo scontro a fuoco

Avvertiti della trappola Christopher e Alice, che si stavano recando sul luogo dell’appuntamento con la macchina del fixer, decidono di fermarsi una tavola calda in attesa di maggiori informazioni.

Alice, o forse Claire, è persa nei suoi pensieri. Dopo tanti anni rivedrà il suo aguzzino, le chiederà perdono per averle lasciate a morire? per averle tenute prigioniere e torturate per anni? Quale è il significato dei simboli che ha sulla pelle?

Christopher invece ripensa a come tutto stia andando a rotoli, prima Vincent, poi Sara e tutto legato a Madam D. Vorrebbe sapere di essersene finalmente liberato ma teme che Elise non sia in grado di proteggerlo (vedi episodio 7 - Scomode verità). Distrattamente scorre i messaggi: “... gli angeli stanno venendo a prendervi.”. L'amico deve essere impazzito del tutto ma come negare che stiano accadendo fin troppe cose strane?

Chiedo a Jacopo di tirare per vedere cosa accade agli uomini che ha messo di guardia alla casa. Il vantaggio Boss che sta usando richiede un tiro su Coolness e ottiene un successo parziale. Scelgo l’opzione “qualcuno si mette nei guai”.

Squilla il telefono, gli uomini di Christopher sono sotto attacco! Qualcuno ha sparato su di loro, c’è un ferito grave che ha bisogno di cure immediate. “Dove lo trovo ora un medico”, pensa? “Robert! è anche a casa mia, può restituirmi il favore”. Chiama lo scienziato e lo avverte di aspettarsi visite e preparare ago e filo.

Nel frattempo Eva e Ethan si sono fermati. Lui controlla sul cellulare e commenta “Perfetto, c’era qualcuno ad aspettarci ma se ne è già occupato il nostro uomo. Lo stanno inseguendo, la resistenza sarà minima. Tra poco dovrebbe arrivare il bersaglio. Tira fuori la tua roba è il momento di farmi vedere cosa sai fare.”

Eva vorrebbe prendere di sorpresa Ethan, sa che è un ottimo combattente e che probabilmente non ne avrebbe ragione in un combattimento ravvicinato. Pensiamo un attimo e decidiamo che la mossa più adatta è Read a person per avere almeno un indizio di come prenderlo di sorpresa. Ottiene un successo.

“Potresti provare a farlo arrabbiare, quando litigate e lo pungi sul vivo di solito ti volta le spalle per chiudere la discussione.” rispondo.

"Nessun problema", sorride Elisa: “Sai benissimo che sono meglio di te… lo hai sempre saputo”, risponde Eva. “Il senatore non avrebbe chiesto di me altrimenti, non credi?”

È un Act under pressure, ottiene un successo parziale. Ethan si volta e lei lo colpisce alla nuca con il calcio della pistola. Lo lega e lo mette nel bagagliaio dell’auto. Saprà cavarsela.

Mentre gli lega le mani dietro la schiena nota qualcosa di strano, un simbolo in rilievo sul guanto destro di Ethan. Una sorta di runa o marchio, che ricorda di aver visto altrove, su uno dei “guanti da lavoro” del padre forse?

Nota: è il “risultato inaspettato” della successo parziale sulla mossa, ho aggiunto un ulteriore legame alla stranezza della famiglia

Eva si allonta nascondendosi dietro un cespuglio nel giardino di una villetta vicina in modo da vedere arrivare Mr Daddy, che non si fa aspettare a lungo. Arriva con un furgone scuro in dotazione all'esercito americano, probabilmente lo stesso con cui è tornato a New York.

Alcuni colpi di pistola esplosi in distanza, probabilmente gli uomini di Christopher, lo mettono sul chi vive e decide di allontanarsi.

“Maledizione!” telefona agli altri ancora in attesa nella tavola calda e spiega che Mr. Daddy se ne è andato, evitando di spiegare il coinvolgimento della sua famiglia negli eventi e abbandonando il fratello, sveglio e legato, al lato della strada.

Fortunatamente il desiderio di rivedere la sua bambina è abbastanza forte da farlo rischiare e quando Alice gli invia un nuovo sms “vediamoci alla pasticceria” abbocca nuovamente.

Nota: in realtà non ricordo esattamente questo passaggio, l'SMS potrebbe essere stato mandato da Mr. Daddy. Due mesi sono tanti.

Scena 8: Il medico della malavita

Decido che è il momento perfetto per far tirare a Vincent sul suo svantaggio, è Addicted e dopo gli orrori del giorno precedente sente il bisogno di farsi qualcosa. Tira sul suo svantaggio e fallisce.

Esce nella notte a cercare una dose.

Quando Robert scopre che Vincent se ne è andato, portandosi via i suoi soldi, non ci vuole molto per capire a quale scopo, corre in strada cercandolo nelle zone limitrofe ma senza successo. È notte ma New York non dorme mai. La telefonata di Christopher lo costringe ad una scelta, torna indietro per occuparsi del ferito o continuare a cercare Vincent. Dato che la seconda ha poche probabilità di riuscita propende per la prima.

Due degli sgherri di Christopher gli piombano in casa, uno ha un foro di proiettile in una spalla. Ha perso molto sangue ma la ferita non sembra mortale; certo che se fosse stata appena due centimetri più in basso probabilmente sarebbe già morto.

Si mette al lavoro.

Nota: Il fallimento non è particolarmente interessante ai fini della trama e non c’è una particolare urgenza o pressione per completare l’azione. Risolviamo quindi senza alcun tiro.

Scena 9: Bambine cattive

La scena è davanti alla pasticceria nella quale Mr. Daddy comprava i “biscotti per le bambine buone”. Mr Daddy è in piedi davanti ad Alice, dietro di lui Eva e a breve distanza Christopher che stringe convulsamente una siringa piena di narcotico che ha in tasca.

L’incontro è carico di tensione ed è Mr Daddy a rompere il ghiaccio. Guarda con adorazione verso Alice, incurante del fatto di essere caduto in trappola. “Mi siete mancate tanto, quello che ho fatto l’ho fatto per voi.” dice aprendo leggermente le mani come aspettandosi che Alice gli si getti tra le braccia, magari immaginando di stringerla e confortarla. “Va tutto bene piccola mia, ci sono io adesso” le direbbe.

Chiedo a Francesca che vuole fare, chi sarà in controllo in questo incontro. Alice o Claire? Dato che nella terza scena aveva aveva promesso alla sorella defunta di lasciarla fare, sarà Claire a parlare con Mr Daddy. Non ho nulla in contrario, faccio entrare in gioco lo svantaggio Medium involontario di Alice.

Claire, titubante, fa un passo avanti. È una notte fredda e vicino a lei la temperatura sembra ancora più bassa. Mr Daddy rabbrividisce istintivamente come se non riconoscesse le ragazza che lo fronteggia. Poi Claire estrae un coltello dalla tasca e con un ampio movimento cerca di tagliargli la gola!

Breve flashback: Vediamo Alice/Claire alla tavola calda prendere uno dei coltelli da bistecca lasciati su un tavolo e infilarlo nella tasca interna del cappotto.

Eva è l’unica che può agire, è addestrata a farlo rapidamente. Gli chiedo se vuole e Elisa decide di provare a salvarlo. Dato che Alice non ha tirato alcuna mossa non è un Hinder/Ostacolare, faccio quindi tirare su Act under pressure e ottiene un successo parziale.

Il coltello disegna una sottile linea rossa sulla gola di Mr. Daddy, mancandolo, mentre Eva lo afferra per le spalle tirandolo indietro. Scelgo una complicazione come effetto del successo parziale. Con una gomitata Mr Daddy atterra Eva, sbilanciata dal movimento e corre via terrorizzato. È il turno di Christopher gettarsi all'inseguimento mentre Alice resta impietrita con il coltello in mano.

Francesca mi propone l’utilizzo di Contagious Insanity su Mr. Daddy, l’idea mi piace e acconsento senza fargli tirare. La situazione è già tesa ed un fallimento aggiungerebbe solo caos (dato che la follia di Mr.Daddy si manifesterebbe in Alice).

Decido di renderne gli effetti un po’ più vasti includendo temporaneamente anche Christopher che, passando di corsa davanti ad una vetrina spenta, vede con la coda dell’occhio nel riflesso una ragazza simile ad Alice correre accanto a lui.

L’inseguimento si conclude nel modo più classico, in un vicolo buio ingombro di rifiuti, davanti ad una cancellata metallica che il fuggitivo sta cercando di scavalcare.

Non mi sembra di aver fatto fare tiri, credo di aver gestito il tutto in modo narrativo o al più con un Act under pressure ma visto l’effetto del potere di Alice (la vittima è affetta da una psicosi temporanea e perseguitata dalle sue paure) e la siringa di narcotico di Christopher non c'è storia. Caricano Mr Daddy sul suo furgone e si dileguano nella notte.

Chiudiamo la scena con i tre riuniti in un magazzino abbandonato. Mr Daddy è legato ad una sedia, Alice lo guarda con un misto di pietà ed odio, Eva si massaggia la mascella dolorante mentre Christopher spera che qualunque cosa debba accadere si sbrighi a farlo. Vuole solo tornare a casa, dalla sua bambina perché è lei ad avere più bisogno di lui in questo momento.

Scena 10: Non eravamo soli

La sessione è stata incentrata sul gruppo di Alice quindi faccio giocare un’ultima scena a Ivan per preparare la prossima sessione nella quale, spero, avrà modo di giocare di più.

Robert si mette a letto sfinito dagli eventi della giornata. Lo sgherro che ha salvato riposa in un’altra stanza e la vicinanza di qualcosa di così prosaico quanto un criminale coinvolto in uno scontro a fuoco lo tranquillizza. Lui e l’altro sgherro armato che riposa sul divano.

Il letto in cui si trova è lo stesso in cui ha dormito Eva cercando di indurre uno dei suoi incubi (vedi link sopra) e Robert ha il vantaggio Enhanced Awareness, come non approfittarne?

Gli chiedo di tirare con Soul ed ottiene un successo.

Nota: il vantaggio in questione in caso di successo rivela delle informazioni sul luogo ma dato che ciò che è accaduto investiva l’essenza onirica di Eva ho optato per una rivelazione in sogno a Robert.

Mentre si addormenta nota appena la macchia di umidità sul soffitto, gli ricorda qualcosa ma non riesce a focalizzare i pensieri mentre scivola in un ricordo.
È nuovamente nel suo laboratorio, Jacob è legato sulla poltroncina reclinabile, per il suo bene. Terence controlla il dosaggio delle droghe, Robert guarda i monitor con i parametri del soggetto. Vede un riflesso sullo schermo. Qualcuno con una cartellina in mano passa dietro di lui.
Non era da solo! c’era qualcuno insieme a lui e Terence in quel giorno maledetto! Come ha potuto dimenticarlo?

Buio in sala.

Conclusioni

La trama di Alice si sta avviando alla conclusione, probabilmente accadrà nella prima scena della prossima sessione ed anche le altre trame personali si concluderanno presto. Mi aspetto in non più di  due sessioni.

Purtroppo però Kult Divinity Lost si è rivelato molto pesante per i miei giocatori che mi hanno chiesto di prendersi una pausa, cambiando gioco. Il fatto che abbiano scelto D&D 5a edizione la dice lunga sul perché.

Questo il motivo del ritardo di questo actual play: non ho avuto voglia di scriverlo prima e lo sto facendo di fretta ora perché riprenderemo questo venerdì. Sono infatti riuscito a convincerli a giocare le ultime due sessioni prima dell'estate in modo da chiudere la campagna che mi sembra comunque molto bella.

Il problema principale è il senso di spaesamento che il gioco produce. I giocatori non sanno bene cosa fare, si sentono persi davanti a eventi che sembrano così incredibilmente più grandi dei loro personaggi. Parzialmente è voluto perché avevo proposto il gioco per il "setting" e lo scopo era appunto scoprire via via la realtà dietro all'illusione.

Qualcuno credeva che lo scopo del gioco fosse "far risvegliare" i personaggi, ottenendo così poteri sovrannaturali; altri che ci fosse una "trama di risolvere" mentre la mia idea iniziale era più qualcosa del tipo: "mettiamo un gruppo di persone con problemi insieme, in un setting horror e vediamo che ne viene fuori".

Direi che in questo caso è stato un problema di aspettative, non tutti i giocatori si sono "divertiti" in questo "horror soprannaturale" semplicemente perché si aspettavano altro. Da qui anche il mio rapido virare verso eventi sempre più estremi.

Un'altra critica che mi è stata mossa è che manchi senso di "gruppo" tra i personaggi e questo è vero, ma più perché le storie non si sono incrociate o comunque i giocatori non hanno seguito le relazioni. Alla fine abbiamo due gruppi: Alice, Eva e Christopher da una parte e Robert e Vincent dall'altra. Questo dimezza i tempi di gioco e con cinque giocatori è veramente difficile dare a tutti la possibilità di veder emergere il personaggio.

È un problema avuto anche con Urban Shadow e temo impossibile da risolvere all'interno del gruppo di giocatori, come prossimo gioco proporrò un "Forged in the Dark" come "Blades in the dark" o "Scum and Villainy" che pongono il focus pesantemente sul party o "Il mostro della settimana" in modo da poterlo intervallare con le partite di D&D 5a edizione (che gioco, quindi non vedrete actual play in questo blog anche se potrebbe scapparci un articolo di commenti).

Avrei altre cose da scrivere ma mi riservo di farlo in seguito, quando pubblicherò la recensione "ragionata" di Kult, alla luce della campagna giocata.

Nota: Ho trovato l'immagine del post su Pinterest ma non sono riuscito a capire chi ne sia l'autore. L'ho modificata leggermente aggiungendo il gioco colore/grigi. Sul braccio che regge lo specchio è leggibile la firma: CZ AHN, credo. A meno che non siano dei Kanji. Se qualcuno ne conosce l'autore fatemelo sapere.

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